Calcionews24
·23 septembre 2025
Pallone d’Oro a Dembélé, la frustrazione del padre di Yamal: «Non un furto, ma un enorme danno morale»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·23 septembre 2025
La cerimonia del Pallone d’Oro 2025 incorona Ousmane Dembélé, ma la notte parigina è infiammata da un’aspra polemica. A scatenarla è Mounir Nasraoui, padre di Lamine Yamal, arrivato secondo alle spalle dell’esterno del PSG e davanti al compagno di squadra di quest’ultimo, Vitinha. La delusione per il mancato trionfo del figlio si è trasformata in un’accusa diretta e furiosa, che ha quasi macchiato la vittoria del francese.
Appena dopo il verdetto finale, nell’area stampa del Théâtre du Châtelet, il padre di Yamal aveva provato a contenere la frustrazione, limitandosi a una promessa che suonava già come una sfida. «L’anno prossimo il Pallone d’Oro sarà nostro».
Ma la vera tempesta si è scatenata poco dopo, durante un’infuocata videochiamata con la popolare trasmissione spagnola El Chiringuito. Lì, Mounir Nasraoui ha abbandonato ogni diplomazia, definendo il risultato con parole durissime. «Penso che sia la cosa peggiore, non dico un furto, ma secondo me è il più grande danno morale che si possa fare a un essere umano».
Spinto da un orgoglio paterno incontenibile, ha poi tessuto le lodi del figlio, definendolo senza mezzi termini il migliore al mondo, privo di rivali. «Perché io credo che Lamine Yamal sia il miglior giocatore del mondo con grandissimo margine. Non perché è mio figlio, ma perché è davvero il migliore e penso che non abbia rivali».
Infine, l’affondo finale, che sconfina quasi nell’accusa di complotto, mettendo in dubbio la regolarità del voto che ha premiato Dembélé. «Lamine è Lamine Yamal. Dobbiamo dire che qui è successo qualcosa di molto strano. Vi mando un abbraccio, un saluto a voi e a tutta la Spagna, l’anno prossimo Lamine sarà il Pallone d’Oro spagnolo».
Le sue dichiarazioni hanno immediatamente fatto il giro del mondo, innescando un acceso dibattito. Mentre Dembélé festeggia il punto più alto della sua carriera, le parole di Mounir Nasraoui gettano un’ombra pesante su questa edizione del Pallone d’Oro, alimentando polemiche destinate a durare a lungo.
Direct