Inter News 24
·6 settembre 2025
Aguirre (ct del Messico) su Nagatomo: «Un ragazzo sensazionale, non vedo l’ora di riabbracciarlo»

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·6 settembre 2025
Alla vigilia dell’amichevole tra Messico e Giappone, in programma nella notte italiana, il commissario tecnico della Tri Javier Aguirre ha voluto dedicare parole speciali a Yuto Nagatomo, ex difensore dell’Inter e punto di riferimento storico della nazionale nipponica. Un legame particolare, nato ai tempi in cui l’allenatore messicano sedeva sulla panchina del Giappone tra il 2014 e il 2015.
IL RAPPORTO SPECIALE – «Con (Yuto) Nagatomo parlavamo in italiano-spagnolo, era uno dei pochi con cui riuscivo a comunicare; lui mi parlava in italiano-spagnolo, pochissimi parlavano inglese, ma lui veniva da me e diceva: “Signore, questo e quello” tra italiano e spagnolo».
Aguirre ha raccontato con simpatia le difficoltà linguistiche incontrate in quel periodo e come proprio Nagatomo fosse uno dei pochi con cui riuscisse a interagire con naturalezza, grazie alla conoscenza dell’italiano maturata negli anni trascorsi in Serie A.
IL CARATTERE DI NAGATOMO – «Nagatomo è un ragazzo sensazionale, piccolo piccolo ma molto grintoso, che ha giocato per molti anni in Italia».
Il tecnico messicano ha voluto rimarcare le doti caratteriali dell’ex terzino nerazzurro, sottolineandone la grande determinazione e la lunga esperienza nel calcio italiano, dove ha vestito la maglia dell’Inter dal 2011 al 2018, collezionando oltre 200 presenze.
IL RICORDO PIÙ VIVO – «Sarò felice di abbracciarlo calorosamente perché è stato uno di quelli che mi ha impressionato di più».
Aguirre ha spiegato come Nagatomo fosse uno dei calciatori che più lo colpirono durante la sua esperienza con il Giappone, per spirito di sacrificio, impegno e capacità di essere sempre un punto di riferimento nello spogliatoio.
L’amichevole tra Messico e Giappone sarà dunque anche l’occasione per un incontro personale tra due protagonisti che hanno condiviso un percorso breve ma significativo. Per Aguirre, rivedere Nagatomo significa riabbracciare un giocatore simbolo della sua esperienza giapponese; per il terzino nipponico, oggi 37enne, sarà invece un ritorno a un passato che lo ha reso grande, prima con la maglia del suo paese e poi con quella dell’Inter.