Calcio e Finanza
·30 dicembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·30 dicembre 2024
L’attuale format della Coppa Italia è sempre un tema di discussione per la governance calcistica italiana. E ora che i vertici di alcune leghe sono cambiate, in vista di conoscere il nuovo presidente della FIGC, ecco che si torna a parlare di cambiare l’attuale formula della coppa nazionale.
Ad affrontare il tema, per la prima volta dopo la recente elezione, è Paolo Bedin, nuovo presidente della Lega Serie B, che a Anch’io sport in onda su Rai Radio 1 ha dichiarato: «Qui si inserisce la tradizione dei singoli Paesi. In Italia il format è quello in cui si gioca in casa della più forte. È uno dei tanti temi con cui si può serenamente parlare con la Serie A, che rimane comunque l’organizzatore della competizione».
Un tema comunque che si inserisce in un quadro più complesso riguardante i rapporti con le altre leghe: «Perché la progettualità e i rapporti devono essere verticali, costruendo un dialogo costante con la A e con la C. Simonelli e Marani sono persone di grande spessore, progettualità e sensibilità, con i quali è possibile instaurare un dialogo continuo e ragionare insieme su tutte le aree, per poi condividere doverosamente all’interno della Federazione proposte per la crescita del nostro sistema, che ha bisogno di fare passi più ampi verso lo sviluppo e la sostenibilità».
Nel dettaglio sulla Serie B: «È un campionato simile a quello che ho lasciato nel 2018, equilibrato, sorprendente e molto combattuto dal punto di vista sportivo. Circa la sostenibilità economica ci sono diversi temi da affrontare, con ricavi televisivi non confermati rispetto a quelli del triennio precedente e sui quali si dovrà lavorare con le società per trovare nuove soluzioni».
«Quello delle infrastrutture è un tema che il calcio italiano si porta dietro da tantissimi anni – ha proseguito Bedin –. La passione dei tifosi è confermata in ogni categoria. Anche ieri si sono sfiorati i 100mila spettatori in B, il 26 dicembre si è arrivati al secondo record stagionale. C’è un seguito verso il calcio talmente radicato che bisogna intervenire affinché i nostri stadi siano al passo con le esigenze degli spettatori, così come hanno fatto in passato in tutta Europa».
«Abbiamo impianti datati impegnativi dal punto di vista della manutenzione, per società che hanno già costi importanti. Ma, malgrado questo, va trovata una soluzione insieme alle istituzioni, al Governo, alla Federazione perché è impossibile affrontare i prossimi decenni senza una riqualificazione dei nostri impianti e con l’impiantistica in cui il Paese si trova in questo momento», ha concluso il neo eletto presidente della Lega Seie B.
Live