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·3 ottobre 2025

Bologna-Friburgo, i cambi dalla panchina non incidono: così non basta

Immagine dell'articolo:Bologna-Friburgo, i cambi dalla panchina non incidono: così non basta

Tra i tifosi del Bologna c’è tanta amarezza per il pareggio contro il Friburgo arrivato nelle seconda notte europea che sembrava potersi concludere con una vittoria.

Ancora una volta i rossoblù vengono beffati e rimontati da una situazione di vantaggio, altri punti persi e la squadra non è ancora ai tornata ai livelli di prestazione che offriva l’anno scorso. Aldilà dei pochi gol, dell’assenza di prestazioni convincenti, della scarsità di gol, c’è un atro “problema” che è sorto in questo avvio di stagione.


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Un allenatore come Italiano ci ha abituato a cambiare formazione ad ogni partita, ovviamente non tutti gli 11, ma almeno 2-3 elementi a partita ruotano. Questo indubbiamente incide sull’idea che non ci sia una squadra titolare, ma aiuta soprattutto chi non è solito giocare sempre dall’inizio.

E di questo Italiano ne ha fatto un proprio punto di forza riuscendo a convincere anche chi partiva dalla panchina che avrebbe potuto essere decisivo nel secondo tempo, però l’incisività dei cambi non si sta vedendo.

Italiano vuole di più dalla panchina: i cambi di Bologna-Friburgo

I primi cambi nella sfida tra Bologna e Friburgo sono arrivati a circa mezz’ora dalla fine, al minuto 66. Italiano sceglie di far entrare insieme Miranda, Bernardeschi e Dallinga al posto di Lykogiannis, Orsolini e Castro. L’ingresso in campo di questi 3 non ha aggiunto nulla e nemmeno l’uscita di Cambiaghi per fare spazio a Rowe una decina di minuti dopo.

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Italiano vuole di più dalla panchina: i cambi di Bologna-Friburgo. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images via OneFootball) – Bologna Sport News

Escono due esterni che si sono sbattutti per tutta la partita a correre su tutta la fascia, ed entrano Rowe e Bernardeschi che avrebbero dovuto concentrarsi di più sul correre avanti, puntare l’uomo, creare superiorità numerica e tentare qualche giocata, ma non c’è stato praticamente nulla di tutto ciò. Bernardeschi rischia di regalare occasioni agli avversari, mentre Rowe ci prova a rendersi pericolo ma non ci riesce.

Altro elemento che genera qualche preoccupazione è Dallinga, per niente pericoloso e addirittura poco coinvolto nel gioco. Perde qualche palla e non riesce a dare un contributo offensivo.

Anche l’ingresso di Miranda non è stato dei migliori, anzi. Rischia di fare grossi danni, Italiano lo inserisce per sfruttare le sue doti di spinta, mai tentato di salire o di creare superiorità nella metà campo degli avversari. Sembra ancora un po’ stonato dalla trasferta di Lecce. Italiano ha bisogno di più cattiveria dai cambi.

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