Calciomercato Milan, Tare e Furlani convinti: messaggio ad Allegri dopo la sessione estiva, c’è una convinzione precisa in dirigenza | OneFootball

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·4 settembre 2025

Calciomercato Milan, Tare e Furlani convinti: messaggio ad Allegri dopo la sessione estiva, c’è una convinzione precisa in dirigenza

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Calciomercato Milan, la dirigenza rossonera è convinto che di aver alzato il livello della rosa dopo la sessione estiva appena terminata

Il giornalista sportivo Carlos Passerini, noto per la sua analisi approfondita sul mondo del calcio, ha recentemente acceso il dibattito tra i tifosi del Milan con le sue dichiarazioni rilasciate sul proprio canale YouTube. L’argomento principale, che ha catalizzato l’attenzione di molti, riguarda la fase post-calciomercato e le strategie future del club rossonero. Secondo Passerini, con la chiusura delle trattative, il focus si sposta definitivamente dal campo delle contrattazioni a quello del gioco effettivo.

Il ruolo chiave di Massimiliano Allegri

Il punto centrale dell’analisi di Passerini è la figura del nuovo allenatore del Milan, Massimiliano Allegri. Il giornalista lo ha definito un “campione in panchina“, sottolineando come la sua presenza sia il vero valore aggiunto per la squadra. Questa affermazione non è casuale: dopo un mercato Milan che non ha portato tutti i rinforzi desiderati, è proprio sulle capacità tecniche e tattiche di Allegri che si concentrano le speranze di tifosi e dirigenza. Passerini ha precisato che non si tratta di un semplice passaggio di responsabilità, ma di una naturale evoluzione del progetto. Affinché un progetto sportivo sia vincente, infatti, ogni componente – dalla società alla dirigenza, passando per l’allenatore – deve fare la propria parte. In questo momento, la palla è nelle mani di Allegri, che avrà il compito di plasmare la squadra e ottimizzare il potenziale a sua disposizione.


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Il mercato “imperfetto” e la difesa come priorità

Passerini non ha esitato a definire il mercato del Milan come “imperfetto“, sebbene abbia riconosciuto che, date le condizioni economiche del club, la squadra è stata comunque potenziata. La dichiarazione lascia intendere che la dirigenza, con il nuovo direttore sportivo Igli Tare in prima linea, non sia riuscita a colmare tutte le lacune individuate. Tuttavia, questo scenario ha spinto Allegri a una riflessione tattica cruciale. Il tecnico, infatti, ha virato sul modulo 3-5-2, una scelta che Passerini ha definito giusta e logica. L’obiettivo principale di questo cambio di modulo è chiaro: subire di meno. Allegri ha individuato nella fragilità difensiva uno dei difetti principali della squadra e ha deciso di agire di conseguenza, mettendo la solidità al centro del suo progetto. Questa priorità tattica dimostra la sua capacità di adattamento e la sua visione a lungo termine.

Poi sono curioso di capire quale sarà il piano di Allegri per l’attacco: ad oggi ci sono Leao e Pulisic, più Nkunku, potenzialmente ideale per un tridente, più Gimenez, che è l’unica vera punta. Sta ad Allegri assemblare bene questa squadra. Ci sarà solo una partita a settimana e bisognerà far sì di sfruttare questo vantaggio rispetto alle altre. Io ho fiducia. La dirigenza è convinta di aver fatto un buon lavoro, di aver fatto un buon mercato, di aver potenziato la squadra, inserendo esperienza e trofei. È vero che ci sono stati investimenti importanti, ma secondo me ci sono alcune cose che potevano essere sistemate meglio“.

Il futuro del Milan: la sfida di Allegri

Le parole di Passerini mettono in luce un concetto fondamentale: il Milan si affida completamente alla visione e alle capacità di Massimiliano Allegri. Dopo un calciomercato che ha lasciato un po’ di amaro in bocca a parte della tifoseria, è l’abilità dell’allenatore a diventare la variabile decisiva. Il successo della stagione dipenderà dalla sua capacità di migliorare i singoli, di amalgamare il gruppo e di creare un sistema di gioco che riesca a minimizzare i difetti e a esaltare i punti di forza. La sfida per Allegri è ardua, ma le sue qualità e il suo palmarès lo rendono l’uomo giusto per questa missione. L’articolo di Passerini, dunque, non è solo una cronaca di un calciomercato finito, ma un vero e proprio manifesto che sancisce l’inizio di una nuova era per il Milan, un’era in cui l’arte tattica e la gestione del gruppo avranno la meglio sulle logiche del mercato. Il campo, ora più che mai, diventa il vero giudice del progetto rossonero.

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