Calciomercato Serie A: si sblocca la situazione della Lazio, ora i vincoli colpiscono il Napoli! I partenopei costretti al saldo zero dopo lo stop della Commissione: la spiegazione | OneFootball

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Calcionews24

·24 dicembre 2025

Calciomercato Serie A: si sblocca la situazione della Lazio, ora i vincoli colpiscono il Napoli! I partenopei costretti al saldo zero dopo lo stop della Commissione: la spiegazione

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Calciomercato Serie A, finisce il blocco della Lazio e inizia quello del Napoli: l’analisi della Gazzetta dello Sport sui motivi dello stop

Il Napoli è ufficialmente tra le società fermate dalla nuova Commissione indipendente per la vigilanza sui bilanci delle società professionistiche, organismo che ha preso il posto della Covisoc. Come ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, al suo debutto operativo la Commissione ha imposto un vincolo di mercato a due club di Serie A: Napoli e Pisa. La Lazio, invece, è risultata in regola e potrà operare senza limitazioni.

La decisione nasce dal mancato rispetto di un parametro economico introdotto dalla FIGC e applicato per la prima volta in maniera autonoma: il rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi non deve superare la soglia dello 0,8 per poter effettuare operazioni in entrata senza restrizioni nel mercato di gennaio. Il Napoli ha sforato questo limite, in modo più marcato rispetto al Pisa, con un’eccedenza stimata intorno ai 40 milioni di euro.


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Cosa cambia per il Napoli a gennaio

Il risultato immediato è chiaro: il Napoli può fare mercato soltanto a saldo zero. Ogni eventuale acquisto dovrà essere compensato da una cessione di pari valore economico, senza possibilità di aumentare il monte ingaggi della rosa. Una situazione che non deriva da un bilancio strutturalmente fragile – i conti del club restano solidi – ma dalla scelta di non immettere nuova liquidità per rientrare subito nei parametri.

La società di Aurelio De Laurentiis sembra orientata a gestire il vincolo senza forzature, anche per una ragione strategica: evitare rischi maggiori in vista dell’estate. Se oggi, infatti, non è previsto un blocco totale del mercato, a giugno le sanzioni diventano più pesanti per chi dovesse peggiorare ulteriormente il rapporto costi-ricavi.

Lo scenario estivo e la prudenza azzurra

La Gazzetta spiega bene il punto chiave: se a giugno il Napoli dovesse presentare un indicatore peggiore rispetto a quello attuale, scatterebbe il blocco totale del mercato. Se invece il rapporto dovesse migliorare, pur restando sopra la nuova soglia che scenderà a 0,7, il club potrebbe comunque operare a saldo zero. È su questo equilibrio che si muove la prudenza della dirigenza.

Diverso il caso del Pisa, che ha già avviato un piano di ripianamento tramite versamenti programmati per rientrare rapidamente nei parametri e sbloccare il mercato. Il Napoli, invece, riflette senza fretta, consapevole che uscire dal vincolo è tecnicamente semplice – basta coprire l’eccedenza con immissioni di capitale o cessioni – ma che ogni mossa va calibrata in funzione della sostenibilità futura.

Una nuova era di controlli

Il caso Napoli rappresenta un segnale forte del nuovo corso dei controlli federali. L’indicatore sul costo del lavoro allargato, calcolato sulla media dei ricavi degli ultimi 36 mesi, riduce l’effetto delle plusvalenze occasionali e impone una gestione più strutturata. Un cambio di passo che incide direttamente sulle strategie di calciomercato e che costringe anche club di vertice a muoversi con maggiore cautela.

Per il Napoli, dunque, gennaio sarà un mese di valutazioni mirate: poche mosse, eventualmente compensate, e lo sguardo già proiettato all’estate, quando il rispetto dei parametri farà la differenza tra libertà operativa e nuove sanzioni.

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