Juventusnews24
·18 settembre 2025
Capello esalta Yildiz: «È un simbolo come lo è stato Del Piero. La Juventus ora se lo goda finché può perchè in futuro…»

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·18 settembre 2025
Alla Gazzetta dello Sport Fabio Capello ha parlato di Kenan Yildiz, talento della Juventus, tracciando un parallelo con uno dei simboli della storia bianconera, Alessandro Del Piero. Capello sottolinea innanzitutto l’importanza del ruolo e della personalità che il giovane esterno sta mostrando: «C’è un Del Piero in questo Yildiz. Lo vedo come un’immagine importante della Juventus, come lo è stato Ale che ancora oggi riesce ad esserlo. Lui in questo momento è il 10, indossa la maglia che ha più valore storico in assoluto e lo fa con voglia e personalità».
Il tecnico storico del calcio italiano evidenzia anche come il giovane turco senta il peso della maglia, ma lo affronti con serenità: «Del Piero ha fatto la storia, l’altro sente il peso di doverla fare ma è sereno, vivo, divertente. Si vede che c’è un Del Piero in questo Yildiz per quello che fa quando gioca, nella posizione che occupa e dove rende di più». Capello aggiunge un confronto tecnico tra i due: «Ale aveva grandi qualità, abilità nel dribbling, ma per esempio non aveva la velocità che ha Yildiz, sia con la palla sia quando parte senza. Però hanno le stesse capacità balistiche, anche da fuori area».
Il tecnico osserva inoltre il rendimento del classe 2005 anche in nazionale: «Seguo Yildiz in nazionale e lì, con la Turchia di Montella, è un leader. Del Piero ne aveva tantissimo, ne ha sempre avuto. Yildiz è all’inizio ma dimostra di averne in quantità ed è ciò che gli permette di emergere sia a livello di club sia tra i connazionali».
Capello entra poi nei dettagli dello stile di gioco: «In quanto a fantasia siamo alla pari, ma va precisato che la fantasia, sì, è importante ma da sola non basta, deve essere accompagnata dalla qualità. Del Piero sappiamo tutti cosa ha fatto in carriera, ai pregi di Ale non possiamo non aggiungere un’innata eleganza, la stessa che ritrovo nel giovane turco. Del Piero poi aveva una grande visione di gioco, mentre Yildiz in questo momento sembra essere più portato al dribbling e qualche volta tende a fare un lavoro un po’ più individuale e personalizzato».
Infine, Capello riflette sulle difficoltà future per la Juventus nel trattenere il talento: «La Juve se lo goda finché brillerà a Torino, noi faremo lo stesso finché resterà nel nostro campionato; quando certe pressioni – economiche, ovviamente – si faranno sempre più insistenti dall’Inghilterra e dalla Spagna sarà complicato se non impossibile trattenere un 2005 come lui».