Chiellini in FIGC? Club al voto ma Marotta spiazza tutti: la mossa del presidente dell’Inter | OneFootball

Chiellini in FIGC? Club al voto ma Marotta spiazza tutti: la mossa del presidente dell’Inter che appoggerà un altro candidato

C’è un posto vuoto nel “governo” del calcio italiano. Nel consiglio della FIGC si è liberata la poltrona strategica che, per equilibri e tradizione, spetta alla Juventus. Il seggio è rimasto vacante in seguito all’addio di Francesco Calvo, ex dirigente bianconero passato ai quadri dirigenziali dell’Aston Villa in Inghilterra. La società di John Elkann ha da tempo individuato il sostituto designato per occupare quel ruolo tanto prestigioso quanto strategico: la leggenda bianconera e attuale “ministro degli Esteri” del club, Giorgio Chiellini.

La candidatura a sorpresa di Carnevali

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, tutto sembrava pronto per una nomina scontata nell’urna di Lissone, sede indicata dai club di Serie A per questo “election day”. La candidatura di Chiellini nasceva, infatti, in ossequio a un accordo politico nato qualche mese fa, al tempo della definizione della nuova governance federale (sul nome di Ezio Maria Simonelli). Rispetto ad allora, però, gli scenari politici e le alleanze sono cambiati. Quella che doveva essere una formalità si è trasformata in una vera e propria contesa: a sfidare l’ex capitano bianconero è emerso un concorrente a sorpresa, l’esperto amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali.

Il ruolo di Marotta e le nuove alleanze

A rendere la sfida infuocata è il retroscena politico che, secondo le indiscrezioni, si cela dietro la candidatura di Carnevali. Sembra, infatti, che la mossa del dirigente del Sassuolo abbia trovato l’appoggio pesante di Beppe Marotta, presidente e amministratore delegato dell’Inter. Un sostegno che, se confermato, ridisegna le alleanze all’interno della Lega, ponendo la dirigenza della Beneamata in diretta contrapposizione con la nomina proposta dalla Juventus. Per essere eletto, a Chiellini basterà ottenere una sola preferenza in più del concorrente: il voto, atteso per le 11:30 di oggi, stabilirà i nuovi equilibri di potere nel calcio italiano, trasformando un’elezione tecnica in uno scontro politico di alto livello.