Chivu Inter, avanti tutta con la propria idea senza rivoluzioni: ora tocca a lui recuperare quelle 2 pedine fondamentali del centrocampo! | OneFootball

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·3 settembre 2025

Chivu Inter, avanti tutta con la propria idea senza rivoluzioni: ora tocca a lui recuperare quelle 2 pedine fondamentali del centrocampo!

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Chivu Inter, avanti tutta con la propria idea senza rivoluzioni: tocca a lui recuperare 2 pedine fondamentali del centrocampo! La missione

La sconfitta per 2-1 contro l’Udinese ha complicato il cammino iniziale dell’Inter, ma non ha minato le convinzioni di Cristian Chivu, tecnico rumeno alla prima stagione sulla panchina nerazzurra. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il progetto avviato in estate resta intatto: nessuna rivoluzione improvvisa, bensì una trasformazione graduale che richiede tempo e pazienza.

Il tecnico ex difensore, ricordato per il coraggio mostrato anche nei momenti più difficili della carriera, vuole applicare lo stesso principio alla sua squadra. Nonostante la caduta a San Siro, Chivu rimane fedele alla linea concordata con la società: costruire una squadra più verticale e aggressiva, senza stravolgere completamente il 3-5-2 ereditato da Simone Inzaghi.


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I leader da rilanciare

Il lavoro passa innanzitutto dal recupero dei big. Hakan Calhanoglu, regista turco classe 1994, è stato indicato come punto fermo del nuovo corso nonostante la condizione fisica ancora lontana dal top dopo un’estate complicata. Chivu lo considera il giocatore ideale per dare avvio alla manovra, veloce nel pensiero e capace di innescare le punte con passaggi rapidi. Accanto a lui, anche Davide Frattesi è chiamato a trovare una collocazione stabile, evitando il rischio di restare un’alternativa di lusso.

Giovani e cambi di atteggiamento

La ricetta prevede anche l’inserimento graduale dei nuovi innesti, come Petar Sucic e Andy Diouf, giovani centrocampisti che possono portare freschezza e verticalità. Al tempo stesso, il tecnico pretende un cambio di atteggiamento dai veterani: meno proteste, più intensità, maggiore compattezza difensiva.

Fiducia e tempo per il nuovo progetto

Il ko con l’Udinese ha accelerato il “ticchettio dell’orologio”, rendendo più immediata l’esigenza di risposte, ma né Chivu né la società pensano a stravolgimenti. La strada è segnata: costruire un’Inter che, senza rinnegare i valori consolidati, sappia evolversi verso un calcio più pragmatico e incisivo.

Il prossimo appuntamento sarà il derby d’Italia contro la Juventus, un banco di prova che dirà molto sulla capacità dei nerazzurri di reagire e mostrare i primi segnali della nuova identità voluta dall’allenatore.

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