Inter News 24
·20 ottobre 2025
Chivu Inter, il patto siglato dopo il KO con la Juve: ecco la chiave con cui ha conquistato la spogliatoio! Il retroscena

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·20 ottobre 2025
Una vittoria di forza, sofferta ma meritata, che vale la vetta della classifica e segna l’inizio di una nuova era. L’Inter espugna l’Olimpico battendo la Roma e centra la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League, ma il segnale più forte arriva forse dopo il fischio finale. L’abbraccio collettivo della squadra, guidata da Nicolò Barella, al proprio allenatore Cristian Chivu certifica l’inizio di un legame profondo, la nascita di un rapporto complice che va oltre il semplice ruolo professionale.
Come racconta La Gazzetta dello Sport, questo “nuovo libro” della storia nerazzurra ha una data d’inizio precisa: la sconfitta in casa della Juventus. Fu lì che Chivu alzò la voce, mostrando personalità e competenza, conquistando anche i leader storici dello spogliatoio. Da quel momento, in appena 36 giorni, il rapporto si è trasformato. La squadra ha recepito il messaggio, ritrovando l’umiltà e la voglia di soffrire necessarie per vincere partite come quella di Roma. Lo stesso Chivu, fiero dei suoi ragazzi, ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento mentale, soprattutto nei “senatori” del gruppo.
Il tecnico romeno ha lavorato molto sull’aspetto psicologico di una squadra reduce dal trauma della finale di Champions League persa e da una stagione precedente in cui, forse per troppa presunzione, erano stati buttati via punti preziosi. L’obiettivo era cancellare l’idea di essere “ingiocabili”, come disse Henrikh Mkhitaryan, e ritrovare l’ambizione e la fame necessarie per lottare su ogni pallone. I risultati si vedono: la squadra gioca più velocemente verso gli attaccanti, come notato dal portiere Yann Sommer, e ha trovato in Ange-Yoan Bonny una risorsa preziosa capace di non far rimpiangere l’infortunato Marcus Thuram.
Anche la difesa, guidata da un Manuel Akanji sempre più sicuro, ha ritrovato solidità, incassando solo due gol nelle ultime sei partite. Ma è l’energia complessiva della squadra a impressionare: giocatori come Barella, Federico Dimarco e Alessandro Bastoni appaiono trasformati, Mkhitaryan gioca meno ma con maggiore qualità, Lautaro Martínez è letale quando sta bene e Denzel Dumfries è in crescita. Manca forse solo il miglior Hakan Çalhanoğlu, che però a sprazzi ha già mostrato segnali incoraggianti. L’Inter di Chivu è una storia ancora tutta da scrivere, ma le prime pagine sono decisamente promettenti.