Juventusnews24
·24 novembre 2025
Compagnoni sicuro: «Tutti stanno etichettando David come un bidone, ma io l’ho visto tante volte e posso dirvi che…»

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Il rendimento finora deludente di Jonathan David alla Juventus continua a far discutere gli addetti ai lavori, con molti che hanno già etichettato l’attaccante canadese come un flop. A intervenire sulla questione, difendendo le qualità intrinseche del giocatore, è stato Maurizio Compagnoni, dagli studi di Sky Sport. L’analisi definisce la situazione attuale di David come un “mistero”.
Compagnoni ha espresso la sua netta contrarietà nei confronti di chi sta etichettando David come un “bidone”, richiamando la memoria delle sue brillanti prestazioni in Francia e in Europa. L’ex Lille, pur essendo irriconoscibile in bianconero, resta un calciatore di valore.
«David è un mistero perché adesso tutti lo stanno etichettando come bidone, ma non scherziamo, questo è un ottimo giocatore. Io l’ho visto tante volte con il Lille non solo nel campionato francese ma anche in Champions. Questo è un ottimo giocatore, evidentemente ha patito il salto perché in questo momento irriconoscibile», ha dichiarato Compagnoni.
L’opinionista ha sottolineato che il problema non risiede nella mancanza di talento di David, ma nella sua difficoltà di ambientamento e nella pressione legata al “salto” in una piazza esigente come Torino. Le numerose presenze e i gol messi a segno con il Lille, anche in un contesto difficile come la Champions League, confermano che le qualità del canadese sono indiscusse.
Compagnoni ha poi chiarito che, pur riconoscendo il valore di David, egli potrebbe non essere il centravanti ideale per una Juventus ambiziosa che intende “viaggiare” ai massimi livelli in Italia e in Europa. Questo distinguo suggerisce che l’attuale crisi del giocatore è legata più a fattori ambientali e tattici che non a una vera e propria carenza tecnica. La Juventus ha investito molto su David e la speranza è che il centravanti riesca a superare la crisi di forma e adattamento per mostrare il vero potenziale che ha spinto la dirigenza a puntare su di lui. Per ora, il “mistero David”resta uno dei nodi principali da sciogliere per Luciano Spalletti.
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