Conte boom: «Lautaro? L’Inter ricordi che grazie a me ha interrotto egemonia Juve e vinto lo scudetto dopo 10 anni». Poi la bordata a Marotta | OneFootball

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·25 ottobre 2025

Conte boom: «Lautaro? L’Inter ricordi che grazie a me ha interrotto egemonia Juve e vinto lo scudetto dopo 10 anni». Poi la bordata a Marotta

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Conte boom: «Lautaro? L’Inter ricordi che grazie a me ha interrotto egemonia Juve e vinto lo scudetto dopo 10 anni». Poi la bordata a Marotta da parte del tecnico

Antonio Conte senza peli sulla lingua ai microfoni di Dazn dopo la vittoria del suo Napoli con l’Inter.

VITTORIA DI REAZIONE – «lo vivo la partita con i miei calciatori, nel bene e nel male. Abbiamo affrontato la squadra migliore che c’è in Italia, che ha una rosa fuori portata per tutte le altre. Abbiamo vinto nonostante le difficoltà, stiamo viaggiando con assenze importanti ed ora si è fatto male anche De Bruyne. Diciamo che non è un anno tanto fortunato, magari ci hanno mandato qualche sfiga addosso. L’Inter era venuta per ammazzarci, venivano da un grande momento, mentre noi eravamo in difficoltà. Noi però di morire non ne abbiamo voglia ed abbiamo fatto una partita tosta e gagliarda, facendo un’ottima prestazione nonostante le difficoltà».


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BATTIBECCO CON LAUTARO – «Sinceramente in questo tipo di partite può accadere. Mi preme ricordare che ho riportato l’Inter a vincere lo scudetto dopo 10 anni, togliendo il decimo successo consecutivo alla Juventus che sapere per me cosa vuole dire. A Lautaro gli faccio tantissimi auguri e va bene così, è un giocatore ma evidentemente in quei due anni non l’ho conosciuto a livello umano».

LAMENTELE MAROTTA – «La differenza tra Napoli e l’Inter è che loro appena possono mandano Marotta, mentre qui vengo sempre io. Non bisogna dare alibi a giocatori ed ambiente, io non lo avrei permesso ad un mio dirigente di venire a fare queste considerazioni. Che lasci le cose a chi gioca le partite, lo dico con tutto il rispetto. Così non va bene, mi sono sempre difeso da solo e non ho mai chiesto ai presidenti di farmi da papà con difese d’ufficio»

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