Juventusnews24
·16 novembre 2025
Conte Napoli, Moggi prova a smascherare il tecnico: «La sua paura è di fare la fine di…». L’ex dirigente non ha dubbi

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·16 novembre 2025

Il momento del Napoli di Antonio Conte è un paradosso: secondo in classifica, ma reduce da prestazioni deludenti (come quella di Bologna) e da un duro sfogo del suo allenatore. Una situazione che ha generato polemiche (con il tecnico rientrato a Torino durante la sosta), ma che l’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi, ha interpretato in modo strategico e non come un segnale di rottura.
Intervenuto su TMW Radio, Moggi ha analizzato la mossa di Conte, sottolineando la netta discrepanza tra i risultati e la qualità del gioco espressa dai partenopei. Secondo l’ex dirigente, lo sfogo del tecnico (che ha allenato la Vecchia Signora in passato) non è figlio del panico, ma di una paura ben precisa: la sindrome del “post-Scudetto”, quel crollo verticale che portò il Napoli al decimo posto l’anno dopo il titolo.
LA PAURA DEL CROLLO – «Conte lo ha fatto da secondo in classifica. La classifica è ottima, le prestazioni no. Dopo Bologna si è irritato, ha paura nonostante la buona classifica di fare la fine di quel Napoli che vinto il campionato poi è arrivato decimo.»
Per Moggi, dunque, l’uscita pubblica di Conte (che altri opinionisti come Alessio Tacchinardi hanno definito “prosciugante” per il gruppo) è in realtà un calcolato avvertimento. Un modo per “mettere le mani avanti”, per scuotere l’ambiente ed evitare che la buona classifica mascheri i problemi di rendimento, che a Bologna sono stati evidenti.
METTERE LE MANI AVANTI – «Mette le mani avanti, avvisa tutti che bisogna rendere di più. E non è neppure difficile rendere più di quanto fatto a Bologna»
L’analisi di Moggi dipinge un Conte strategico, che usa la tensione mediatica per tenere alta la concentrazione. Una mossa per ricordare alla squadra e alla società che, per restare ai vertici e competere con la Juventus di Luciano Spalletti e le altre big, la classifica non basta se non è supportata da prestazioni all’altezza. Il Napoli è avvisato: Conte non accetta cali di tensione, nemmeno quando è secondo in classifica.
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