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·20 settembre 2025
CorSport – Conte ed il Napoli sono già ripartiti dopo la sconfitta di Manchester

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·20 settembre 2025
La prima sconfitta della stagione è arrivata giovedì a Manchester contro il City, la notte del debutto in Champions e del ritorno in Europa dopo 555 giorni di attesa. Una frenata brusca? Più che altro un incidente di percorso, un testacoda contro un muro rosso – formato cartellino – che ha irrimediabilmente complicato e poi compromesso una notte europea che per venti minuti aveva regalato ottime sensazioni. La questione inglese ha di certo alimentato l’amarezza e i rimpianti: l’impressione è che tutti, ma proprio tutti vorrebbero un secondo round a uomini pari. Ma non è possibile, almeno non ancora. E così è bene valutare il dato saliente: la deviazione non ha interrotto il percorso. La striscia che in questo momento catapulta il Napoli al vertice di una speciale graduatoria estesa anche oltre i confini nazionali: la squadra di Conte, in questo momento, è quella che sta vivendo la più lunga serie in corso senza sconfitte nei cinque campionati top d’Europa. Nessuno come i campioni d’Italia in giro tra Premier, Liga, Bundes, Ligue 1 e Serie A: 15 risultati utili consecutivi, di cui 10 vittorie e 5 pareggi, collezionati a cavallo di due campionati dal 1° marzo (1-1 con l’Inter). Ovvero: 12 in quello dello scudetto, 3 in quello appena cominciato. L’ultima sconfitta, per la cronaca, risale al 23 febbraio, con il Como in trasferta, 211 giorni lunedì: fu quella l’ultima volta in cui la squadra perse la vetta, prima della rimonta scudetto.
Relativamente a una sola stagione, la più lunga striscia di risultati utili messi insieme dal Napoli di Conte è costituita proprio dai 12 che rappresentano la base di quella ancora in corso. Lunedì contro il Pisa, tra l’altro, la squadra potrebbe anche centrare per la terza volta una serie di cinque vittorie consecutive in Serie A con il signor Antonio in panchina, dopo quelle di ottobre 2024 e di gennaio.
Numeri e statistiche a parte, per quanto lusinghiere, l’obiettivo primario è innanzitutto produrre una reazione di spessore – meglio se all’altezza della prestazione con la Fiorentina – dopo lo stop di Manchester: conoscendo il tecnico, è di certo il primo segnale che aspetta di cogliere a prescindere dal turnover e dagli uomini che deciderà di confermare o di sostituire rispetto alla sfida con il City e con un occhio a quella con il Milan. Il secondo, il terzo e il quarto obiettivo, poi, sarebbero conseguenze dirette e incatenate tra loro: battere il Pisa significherebbe portare a 16 la striscia positiva e a 5 quella dei successi in campionato; mantenere l’imbattibilità e anche il primo posto in classifica, a prescindere dal risultato della Juventus a Verona con l’Hellas.
La sconfitta con il City, però, ha paradossalmente creato anche spunti positivi, sottolineati da Conte dopo la partita: «Sono contento dell’approccio, dei primi venti minuti. Dell’abnegazione, dell’atteggiamento con cui siamo venuti a giocare. Mi sono arrabbiato di più per la gestione del finale con la Fiorentina», le sue parole. Tutte verificate in pratica con quel che il Napoli era riuscito a fare prima dell’espulsione di Di Lorenzo, la prima in assoluto da quando è lui l’allenatore: fa tutto parte del gioco, per carità, ma è curioso a pensarci su. Niente paura, comunque, la squadra è già ripartita: ieri in campo dopo il rientro da Manchester, oggi anche e domani pure. E così fino a lunedì, serata di un’altra sfida di campionato e di un altro sold out al Maradona. Sì, stadio esaurito contro il Pisa e poi con lo Sporting Lisbona: il popolo ci crede, proprio come la squadra.
Carlo Gioia
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