Calcio e Finanza
·11 settembre 2025
Dal Milan alla giunta, pressing sul Consiglio comunale per il voto su San Siro

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·11 settembre 2025
Un confronto tra il Milan e Forza Italia sul futuro di San Siro. È avvenuto in videoconferenza l’incontro tra i vertici rossoneri e la segreteria milanese del partito, insieme ad alcuni consiglieri comunali. Per qualcuno si sarebbe trattato di «uno scambio semplicemente conoscitivo», per altri invece ci sarebbe stato qualcosa di più.
Secondo la versione più “morbida”, l’appuntamento avrebbe avuto l’obiettivo di illustrare nel dettaglio il piano di acquisto dello stadio Meazza. Nella lettura più “spinta”, invece, il club avrebbe sollecitato i consiglieri di Fi a seguire una linea di voto oscillante tra il sì e l’astensione, una mossa che faciliterebbe il via libera alla vendita. «Sembra inverosimile che la giunta possa salvarsi con i voti dei berlusconiani», commenta con scetticismo un osservatore vicino a Palazzo Marino.
La situazione – scrive l’edizione milanese de La Repubblica – resta aperta anche perché il sindaco Giuseppe Sala, chiarendo che il voto non sarebbe collegato a eventuali sue dimissioni, ha tolto all’opposizione la possibilità di far cadere la giunta. Si discute quindi solo nel merito, e questo “liberi tutti” sta moltiplicando i tentativi di influenza più o meno espliciti.
Lo sottolinea anche il consigliere comunale Enrico Fedrighini, da sempre contrario alla vendita, che richiama le parole dell’AD della Lega Serie A Luigi De Siervo. Quest’ultimo aveva avvertito che un no del Consiglio comunale significherebbe per Milano «perderebbe la chance di avere uno dei tre stadi più importanti d’Europa, insieme a quello del Real Madrid e del Barcellona». Fedrighini ribatte: «Qualcuno avvisi De Siervo che Real Madrid e Barcellona giocano ancora nei loro stadi storici, ristrutturati senza fondi di investimento».
Intanto proseguono le interlocuzioni della vicesindaca Anna Scavuzzo, incaricata da Sala di seguire il dossier: domani incontrerà proprio Forza Italia, mentre con Fratelli d’Italia e Lega non è ancora fissato nulla, dal momento in cui i consiglieri di opposizione hanno chiesto di vedere bozze della delibera o del contratto, ma non ci sono documenti disponibili.
Parallelamente, ai consiglieri preoccupati per possibili conseguenze giudiziarie nel caso la procura o la Corte dei conti intervenissero, la segreteria generale del Comune ha inviato un testo chiarificatore. In due pagine si precisa: «Affinché un componente dell’organo consiliare possa, avendo con il proprio voto concorso all’approvazione di un atto, risponderne poi contabilmente, occorre che venga provato quel quid pluris del comportamento antidoveroso rispetto alla diligenza media del funzionario o amministratore». Tradotto: se si agisce con normale correttezza amministrativa, non ci sarebbero rischi.
In molti però restano preoccupati per i numerosi ricorsi ed esposti, compresi quelli promossi dal comitato “Sì Meazza” guidato da Luigi Corbani. Proprio Corbani sostiene che il vincolo sul secondo anello dello stadio scatti oggi, 11 settembre, e non il 10 novembre come sostengono Comune e Sovrintendenza. L’ex vicesindaco continua inoltre a chiedere al Comune la pubblicazione di vari documenti mai resi noti, tra cui «lo schema del contratto di compravendita del quale parla l’ultima delibera di giunta».