Juventusnews24
·20 novembre 2025
De Rossi rassicurato dagli ex Juve Buffon e Bonucci: «Ho fiducia in chi guida la Nazionale. Per quella maglia han dato il sangue, partire da loro mi fa stare tranquillo»

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·20 novembre 2025

Alla vigilia dell’importante impegno di campionato contro il Cagliari, Daniele De Rossi ha spostato momentaneamente l’attenzione dalle vicende del suo Genoa per offrire una profonda disamina sul momento della Nazionale italiana. L’ex centrocampista e ora tecnico del Grifone, con la schiettezza che lo contraddistingue, ha analizzato la sconfitta contro la Norvegia e le difficoltà generali del calcio italiano, invitando l’ambiente a un necessario bagno di realtà.
De Rossi ha attinto alla sua esperienza personale, rievocando le fatiche vissute in passato su campi ostici come quello della Moldavia, per sottolineare un concetto fondamentale: il livellamento dei valori nel calcio continentale. Secondo l’allenatore romano, le gerarchie storiche sono state sovvertite.
Se un ventennio fa i tifosi azzurri potevano identificarsi nella classe pura dei propri fantasisti – icone assolute come Francesco Totti, Alessandro Del Piero o Roberto Baggio – oggi la situazione è differente. De Rossi ha evidenziato come oggi sia la Norvegia a presentarsi in campo con i veri top player, potendo schierare l’attaccante più devastante al mondo (Erling Haaland del Manchester City) e esterni di caratura internazionale.
Nonostante lo spettro dei playoff, De Rossi si è schierato apertamente a difesa della gestione tecnica. La sua stima verso chi guida il gruppo è incondizionata. Per il tecnico rossoblù, figure come il Commissario Tecnico Gennaro Gattuso, il Capodelegazione Gianluigi Buffon e l’ex compagno Leonardo Bonucci sono una garanzia di appartenenza.
“Partire da loro mi fa stare tranquillo“, ha ammesso De Rossi, definendoli uomini che hanno simbolicamente “dato il sangue” per i colori azzurri. La conclusione è amara ma onesta: bisogna prendere atto che oggi ci sono nazionali, come quella scandinava, che sono diventate più forti dell’Italia, una realtà ben diversa rispetto a quella di vent’anni fa.
PAROLE – «In Moldavia, ci ho giocato, abbiamo fatto fatica anche noi. Ora la distanza fra le big europee e le altre si è assottigliata. Eravamo sulla stessa barca. Prima ti riconoscevi magari nel numero 10 della Nazionale come Totti, Del Piero o Baggio. Oggi vai contro la Norvegia e giochi contro l’attaccante più forte del mondo o due degli esterni più forti del mondo. Io ho fiducia in chi guida la Nazionale. Rino, Gigi, Bonucci è gente che per quella maglia ha dato il sangue, in maniera simbolica. Partire da loro mi fa stare tranquillo. Poi capita che nel girone trovi la Norvegia che è più forte di noi. Dobbiamo prendere coscienza col fatto che ora ci sono Nazionali più forti e che 20 anni fa non lo erano».









































