Zerocinquantuno
·21 dicembre 2025
De Silvestri: “Un gruppo di amici, belle persone e con tanti leader, fiero di esserne il capitano. Abbiamo fatto crescere il club, ora viviamo bene le pressioni”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa all’Al-Awwal Park di Riyadh dal difensore e capitano rossoblù Lorenzo De Silvestri alla vigilia di Napoli-Bologna, finale di EA Sports FC Supercup in programma domani alle 20.
Uno spogliatoio di capitani – «Il nostro gruppo rappresenta una bella realtà anche a livello umano, perché ciascuno di noi prende l’iniziativa per tirare fuori il massimo dai compagni anche tramite le parole. Avere un solo leader non è bello, noi invece ne abbiamo tanti: venerdì prima della semifinale è stato Riccardo (Orsolini, ndr) a motivare tutti. Ora la coppa è qui, noi siamo qui, e credo che affronteremo al meglio questa nuova finale: sono fiducioso».
L’unione fa la forza – «Io vado a braccio su quelle che sono le mie sensazioni, e metto a disposizione la mia ventennale esperienza in Serie A. Il Bologna sta performando a livello incredibile da almeno tre anni, e sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra: qui c’è una grande predisposizione alla voglia di fare gruppo, tutti sono coinvolti nelle dinamiche dello spogliatoio e penso che poi in campo si noti».
Onori e oneri – «Vincendo la Coppa Italia abbiamo fatto la storia e tra di noi ne parliamo spesso. Poi però c’è il presente che racconta di una nuova sfida, con l’asticella che si alza ancora e conduce verso nuovi traguardi: abbiamo fatto crescere il club, e le pressioni che abbiamo addosso ora sono bellissime da vivere. Specialmente quando hai un po’ d’esperienza, come nel mio caso, penso si possa parlare di pressione positiva: avere la possibilità sfidare squadre come il Napoli, che l’anno scorso è stata la più forte della Serie A, è fantastico».
Più che una squadra – «Questo gruppo vive le giornate con libertà mentale, ma quando c’è da pedalare alza la concentrazione e riesce a disputare partite super. Siamo molto amici fra di noi, con un bel mix di culture: quando giochi contro avversari di alto livello, devi sopperire anche col gruppo, e io penso che l’uomo venga prima del calciatore. Da Mihajlovic in poi abbiamo affrontato grandissime sfide, e tutto questo ci ha reso quello che vedete oggi».









































