Inter News 24
·15 novembre 2025
Gattuso a Sky: «Norvegia fortissima, vediamo domani a che livello siamo. Pio Esposito non ha nessun esame e nulla da dimostrare, ecco cosa deve fare»

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·15 novembre 2025

Intervistato da Sky Sport alla vigilia di Italia Norvegia, il ct azzurro Rino Gattuso si è espresso così.
SUL MATCH DI DOMANI – «E’ una tappa del percorso, ci saranno 70mila allo stadio. Ringraziamo chi è presente, se non erro sarà record di incassi nella storia della Nazionale. Per noi è importante vedere a che livelli siamo. La Norvegia è fortissima, abbina velocità e forza fisica ed è difficile da affrontare. Vediamo domani a che livello siamo».
CALAFIORI OUT – «Abbiamo provato, è arrivato con dei problemini. L’ho ringraziato più di una volta per la professionalità, la voglia e l’attaccamento che ha dimostrato. A noi tutto questo fa bene, ci abbiamo provato ieri, potevamo chiedergli di stringere i denti ma non è corretto. Hanno partite ogni 3-4 giorni, è giusta la scelta che abbiamo fatto. Vediamo chi può giocare, abbiamo Buongiorno e Mancini, vediamo».
PIO ESPOSITO DOMANI ALL’ESAME SAN SIRO? – «Pio non ha nessun esame, deve giocare e non deve farsi prendere dalla pressione. E’ giovane, sta dimostrando grandissime cose. Sta facendo un lavoro incredibile e Retegui uguale. Si muovono bene, riescono ad avere qualità e quantità. Pio non deve dimostrare niente, deve fare il Pio che conosciamo. Aiutare i compagni, pedalare, battagliare e se c’è l’occasione buttarla dentro».
BISOGNA GIÀ PENSARE AI PLAYOFF? – «Se iniziamo a pensarci già ora ci arriveremo scarichi, dobbiamo pensare a come poter sentire i nostri giocatori non solo telefonicamente in questi più di 3 mesi che non vedremo i giocatori. Organizzarsi un giorno per un caffè e un pezzo di crostata e trovare un buco nella sosta di febbraio per stare qualche ora insieme. Dobbiamo guardare le loro prestazioni e pregare Dio che arriviamo nelle condizioni migliori».
SULLE CRITICHE DA PARTE DI LA RUSSA – «Non dico nulla, rispetto ciò che ha detto. Non so dove si trovava La Russa, non si trovava allo stadio e secondo me non ha visto la partita. I fischi si accettano e li ho sempre accettati, quando si sente augurare la morte a delle persone, sentire “andate a lavorare, veniamo a Coverciano”, non mi quadra, poi ognuno tira le sue conclusioni».









































