Hernanes e la sua teoria sul periodo buio della Juventus: «Ecco cosa manca alla società bianconera» | OneFootball

Hernanes e la sua teoria sul periodo buio della Juventus: «Ecco cosa manca alla società bianconera». Le dichiarazioni del brasiliano

l calcio di oggi punta sulla collettività più che sugli individualismi. È questa la visione di Hernanes, il “Profeta”, intervenuto a Roma, a margine della presentazione in Campidoglio del raduno di Operazione Nostalgia. L’evento, che si terrà il 28 marzo nella capitale, riunirà vecchie glorie del calcio in una sfida amichevole indoor.

Secondo l’ex giocatore di Lazio, Juventus e Inter, il calcio moderno ha cambiato pelle, sacrificando i talenti puri in favore dell’organizzazione di squadra. «Magari i grandi campioni e le individualità del passato oggi non ci sono più» ha dichiarato Hernanes.

In linea con lo spirito della manifestazione, che mira a veicolare i valori positivi dello sport, il brasiliano ha poi aggiunto un tocco di romanticismo: «E’ sempre bello quando si ritrovano anche solo degli amici a giocare insieme in piazza o al campetto».

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Hernanes ha poi commentato l’attuale Serie A, soffermandosi sulla sfida di San Siro tra Inter e Lazio, vinta 2-0 dai nerazzurri, sue ex squadre. «La Lazio era in una striscia positiva. Sappiamo di tutti i problemi che ha avuto, ma Sarri sta ottenendo il massimo. A San Siro, se l’Inter è in giornata, è difficile per tutti. Hanno una squadra con giocatori forti che giocano insieme da tanto tempo. La Lazio ha espresso le sue potenzialità, si è visto, ma alla fine l’Inter ha meritato di portare a casa il risultato».

Alla domanda se alla Lazio attuale manchi un giocatore con le sue caratteristiche, Hernanes ha ricollegato l’analisi al suo punto di partenza: il calcio di oggi ha meno spazio per i giocatori come lui. «Per caratteristiche non c’è un giocatore come me, ma oggi, come dicevo pure io, il calcio dipende meno dall’individualismo. Io forse quando giocavo ero un po’ troppo individualista, mi piaceva dribblare e cercare la giocata personale. Oggi invece il lavoro è più collettivo e il calcio di oggi non permette più tanto di esprimersi a questi giocatori».

Il Profeta ha poi commentato così la situazione in casa Juventus: «Le difficoltà della Juve sono dovute a un ciclo vincente che è finito e che non è facile da ricostruire. Non ci sono le figure fuori dal campo che c’erano prima. Le aziende non vanno mai avanti per conto proprio, ma solo grazie a persone competenti. Nel calcio non è facile e se non hai anche dei giocatori importanti per raggiungere certi obiettivi è normale che hai delle flessioni. Mancano dei campioni e in una squadra dove devi sempre giocare per vincere non è facile».

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