Joao Mario Juventus, retroscena sul portoghese: ecco perchè l’ex Porto non sta trovando tanto spazio in bianconero. Il motivo | OneFootball

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·8 ottobre 2025

Joao Mario Juventus, retroscena sul portoghese: ecco perchè l’ex Porto non sta trovando tanto spazio in bianconero. Il motivo

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Joao Mario Juventus, l’analisi di Tuttosport: il portoghese paga la concorrenza di Kalulu e McKennie, che al momento danno più garanzie difensive

Un talento purissimo, ma ancora un passo indietro nelle gerarchie. L’inizio di stagione di Joao Mario con la maglia della Juventus è stato a intermittenza, con la sorprendente titolarità di Verona seguita da una serie di panchine. Perché Igor Tudor gli preferisce spesso giocatori adattati in quel ruolo, come Pierre Kalulu o Weston McKennie? Un retroscena svelato da Tuttosport spiega la filosofia del tecnico.

Joao Mario Juve: la filosofia di Tudor

La scelta dell’allenatore croato, secondo il quotidiano torinese, non è una bocciatura per il portoghese classe 2000, ma risponde a una precisa logica tattica e a una valutazione dello stato di forma attuale dei giocatori. Il primo punto è che Tudor preferisce interpreti adattati in virtù di quella che definisce “l’arte di arrangiarsi”.


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Nel suo 3-4-2-1, il tecnico chiede un lavoro massacrante agli esterni, che devono garantire tanto la spinta offensiva quanto, e soprattutto, una solida copertura difensiva. Per questo, a volte, preferisce affidarsi a giocatori che nascono come difensori (appunto Kalulu) o a centrocampisti di grande corsa e sacrificio (come McKennie), piuttosto che a un’ala pura.

Il secondo motivo è legato alla crescita del giocatore. Al momento, i suoi “rivali” di reparto danno maggiori garanzie, specialmente in fase di non possesso. Il debutto da titolare di Joao Mario a Verona, macchiato dal rigore concesso, ha forse evidenziato una necessità di un ulteriore periodo di ambientamento per assimilare a pieno le richieste del calcio italiano.

Per il giovane portoghese, dunque, la strada non è in salita, ma fa parte di un normale percorso di crescita. Tudor crede nel suo talento, ma pretende da lui un’applicazione difensiva ancora maggiore. Quando avrà raggiunto il giusto equilibrio tra le due fasi, si prenderà la fascia destra della Juve. Fino ad allora, dovrà continuare a lavorare per guadagnarsi la piena fiducia del suo allenatore.

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