Juventus divisa su Tudor: esonero subito o pazienza. Udinese decisiva, tre i candidati per il post | OneFootball

La posizione di Tudor sulla panchina della Juventus è in bilico: le tre sconfitte consecutive rendono l’incubo esonero reale.

Poche settimane fa avevamo detto che il destino di Tudor sarebbe dipeso dall’esito delle sfide di fine ottobre. La Juventus era reduce dall’ennesimo pareggio che la rendeva imbattuta, ma poco pericolosa, e i dubbi legati alla figura del tecnico croato iniziavano a farsi sempre più insistenti. A distanza di poco meno di un mese da quel 5 ottobre, però, è cambiato tutto in casa bianconera: la Vecchia Signora ha conosciuto la prima sconfitta a Como e da lì non si è più rialzata: ko contro il Real Madrid e ko contro la Lazio, sono tre le sconfitte di fila che rendono la posizione di Tudor più che in bilico.

Il tecnico croato, legato alla Juventus da un passato indimenticabile, ha ribadito dopo la sconfitta di ieri sera di non voler fare nessun passo indietro. Il rinnovo prima dell’inizio della stagione fino al 2027 testimonia la fiducia che la società poneva nei suoi confronti. Tuttavia, trovarsi a -4 punti rispetto alla Juve di Thiago Motta ha cancellato tutto ciò che di buono era stato fatto nel finale dello scorso anno. La Champions conquistata contro il Venezia e la reazione da vera squadra sono solo un lontano ricordo e proprio per questo motivo alla Continassa si stanno interrogando già da qualche settimana se sia arrivato il momento di affrontare l’ennesimo cambio in panchina.

Tre nomi per il post Tudor: la Juventus valuta l’esonero ma…

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, i profili seguiti dal club bianconero sono i soliti tre: Roberto Mancini, Luciano Spalletti e Raffaele Palladino, con cui ci sarebbero già stati i primi contatti e sembra essere la soluzione meno pesante per le casse bianconere. È un aspetto centrale per l’eventuale esonero del tecnico croato: i 5 milioni netti percepiti da Thiago Motta fino al 2027 si fanno sentire e accettare di pagare un terzo stipendio per un altro allenatore sarebbe troppo anche per la Juventus.

A questo, poi, si aggiunge la differenza di vedute tra i dirigenti bianconeri: c’è chi vorrebbe cambiare subito e chi spera ancora in una reazione di Tudor per riportare la squadra sui binari. Tutti, però, sono d’accordo sulla data di scadenza: la sfida di mercoledì contro l’Udinese sarà decisiva, se la Juventus dovesse finire al tappeto anche allo Stadium, allora il destino di Tudor rischia di essere davvero inevitabile.