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Vincenzo Visco·1 gennaio 2025
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Vincenzo Visco·1 gennaio 2025
Esordio amaro e complicato dell'Italia in Kings League, che va KO per 3-1 contro il Giappone.
Nel primo tempo, il parziale si chiude sul 2-0 a favore del Giappone, grazie a un gol di Nakamura. Gli italiani protestano per un presunto fallo nella propria area di rigore, ma il VAR decide di non intervenire, lasciando invariate le decisioni arbitrali.
Nei minuti finali, quando entra in gioco uno dei punti particolari del regolamento, che prevede il lancio del dado per determinare il numero di giocatori in campo, le squadre si ritrovano a giocare in un emozionante 3 contro 3.
La scelta dell’Italia di rinunciare al portiere si rivela fatale: il portiere giapponese Narita, con un lungo rinvio, approfitta della porta sguarnita e sigla un gol spettacolare che, di fatto, chiude definitivamente i conti.
Nel secondo tempo gli equilibri restano inalterati per un po', nonostante l'ingresso di uno dei migliori giocatori a disposizione: Ciccio Caputo. Poi iniziano ad entrare in gioco i vari punti del regolamento.
Al 31', l’Italia gioca la sua carta segreta, quella del "gol doppio", valida per 4 minuti come previsto dal regolamento. Tuttavia, appena 60 secondi dopo, il Giappone risponde con la propria carta segreta, che consente l’espulsione temporanea di un avversario. La scelta ricade sull’attaccante Trombetta, costringendo l’Italia a riorganizzare rapidamente la propria strategia.
Al 34', ecco un altro colpo di scena: l’Italia sfrutta la possibilità del "rigore presidenziale", previsto dal regolamento e calciabile in qualsiasi momento dal presidente di ciascuna federazione. Il presidente azzurro, Blur, scende in campo con grande sicurezza e realizza un rigore impeccabile, calciando centralmente e spiazzando il portiere giapponese Narita.
Al 37', il Giappone chiude la partita con un gol di Agata, approfittando di un grave errore della difesa azzurra. I nipponici tentano a loro volta il "rigore presidenziale", ma Junichi Kato spreca l’occasione calciando malissimo.
Poco dopo il Giappone resta in inferiorità numerica a causa di un brutto fallo di Oda su Fares. In questo caso, è decisivo l'intervento del VAR per confermare l'espulsione. Ma ciò non cambia l'equilibrio e soprattutto il risultato finale del match.
L'Italia ha sprecato moltissimo (ben 3 xG calcolati) e si è subito fatta infilare dai pochi colpi dei nipponici, bravi ad approfittare delle varie disattenzioni azzurre.
Adesso il team azzurro scenderà in campo tra due giorni, ovvero giovedì alle 17 e lo farà affrontando la perdente di Spagna-Argentina: in caso di secondo KO l'Italia sarebbe eliminata dalla competizione.
credits immagine di copertina: @KingsLeague_IT su X