Kjaer a TL: «I tifosi hanno ragione ma devono sapere una cosa. Le colpe sono di tutti. Prossimo allenatore del Milan? Penso che…» | OneFootball

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·25 maggio 2025

Kjaer a TL: «I tifosi hanno ragione ma devono sapere una cosa. Le colpe sono di tutti. Prossimo allenatore del Milan? Penso che…»

Immagine dell'articolo:Kjaer a TL: «I tifosi hanno ragione ma devono sapere una cosa. Le colpe sono di tutti. Prossimo allenatore del Milan? Penso che…»

Kjaer, ex difensore del Milan, ha analizzato la difficile stagione del club rossonero e non solo: le sue dichiarazioni

Intervenuto a TeleLombardia, Simon Kjaer, ex difensore del Milan, ha dichiarato:

FUTURO – «Bella domanda, sto valutando tante cose: adesso sono entrato nella mia ex società per vedere come funziona una società di calcio. Sono sei mesi che lavoro da loro. Non so se mi piacerebbe allenare o fare il dirigente. Se c’è una cosa che il calcio mi ha insegnato è che non ti chiude nessun tipo di porta: se devo scegliere sono più dirigente che allenatore ma penso anche che quello può cambiare, dipende dal progetto. Ho la fortuna che ho pazienza per trovare una nuova passione e qualcosa che mi stimola. Piano piano devo trovare il mio nuovo mondo, la mia nuova strada e in questo momento sono papà a mille».


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TORNARE AL MILAN – «Sì, perché no? Il Milan è sempre stata la mia società. Quando sono andato a Palermo a 19 anni, ho sempre detto al procuratore di voler andare lì: poi ci sono finito e ho fatto quattro anni e mezzo fantastici. Adesso no, voglio fare il papà. Non voglio forzare di entrare da qualche parte: se devo entrare in una società, in qualsiasi ruolo, devo imparare un po’ di cose».

CONSIGLI A IBRA – «Sì, a lui potrei chiedergli e capire cosa funziona e cosa no. Nella mia carriera però devo fare il mio percorso e la mia esperienza, soprattutto devo sentire nello stomaco cosa mi piace e cosa no».

AGGIORNAMENTI SULLA SERIE A – «Mio figlio mi tiene aggiornato su tutte le cose: è milanista ma tifa anche Como adesso. Il mondo del calcio è sempre stato il mio mondo e sarà il mio mondo».

MOMENTO DEL MILAN – «Ho vissuto come tutti i tifosi, è stata una stagione difficile: questo è il calcio. Si riparte e il Milan deve ripartire. Un consiglio? Difficile, perché non so cos’è successo e cosa sta succedendo, ci sono troppe cose da capire prima di parlare. Io voglio bene a tutti quelli che sono lì: calciatori, Zlatan, Furlani, Moncada che mi sono stati vicini e ho lavorato con loro… So che loro proveranno a fare il meglio possibile per il Milan. Poi non è andata bene e hanno trovato difficoltà. Io però sono convinto al 100% che faranno il massimo per fare una bella stagione per l’anno prossimo. Quest’anno non è andata come tutti i tifosi avrebbero voluto».

CONTESTAZIONE DEI TIFOSI – «I tifosi hanno sempre ragione, fanno le cose per le emozioni e credo che nessuno può contrastare la sensazione dei tifosi in questa stagione: li capisco assolutamente».

COLPE – «Hanno colpa tutti, perché tutti sono dentro la società Milan. Per mettere le percentuali devi anche capire cosa è successo, chi ha preso le decisioni. Io non sono un giudice: l’unica cosa che voglio è che il Milan stia bene».

SENTIRSI CON GLI EX COMPAGNI – «Ci sentiamo, sono i miei amici. Loro come tutti i tifosi hanno vissuto un periodo difficile e quello pesa. I tifosi devono capire che pesa anche ai giocatori, non vanno a fare l’allenamento contenti e sereni, è una delusione anche per loro».

NUOVO ALLENATORE – «Non ne ho idea. Quello dipende dal progetto, da che tipo di calcio vuoi giocare: il Milan deve giocare a 3? A 4? Quella è una domanda troppo complessa. Bisogna capire quali giocatori vanno via e chi rimane. Io spero che sia un allenatore buono per il Milan. Conte? Si possono solo fare i complimenti, hanno fatto un bel lavoro».

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