Calcio e Finanza
·28 novembre 2025
Le Olimpiadi spingono i conti di Milano: ricavi a 4 miliardi per il Comune nel 2026

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·28 novembre 2025

Con la partenza della fiamma olimpica dalla città greca di Olimpia è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, che prenderanno il via con la cerimonia di inaugurazione allo stadio San Siro il prossimo 6 febbraio 2026.
In attesa dell’inizio dei giochi è già tempo di bilanci. Si parla nelle specifico di quelli del Comune di Milano. Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, il capoluogo lombardo ha di che sorridere visto che i ricavi sono più alti della media. Per il prossimo anno si prevede, infatti, un incremento di 177 milioni, che permetterà di raggiungere i 4,064 miliardi. Si registra un trend crescente dal 2021 ad oggi, che permette di coprire più servizi e di far fronte anche alle spese incomprimibili, aumentate per via dell’inflazione. Intanto scende il debito, a 3,1 miliardi, con l’obiettivo di arrivare a 2,98 a fine mandato.
Sul debito incidono in particolar modo le nuove assunzioni nella macchina comunale e, come ormai da anni, la quota pagata per la metropolitana 4, recentemente finita, ma che continuerà a incidere negli anni visto il suo costo totale di 3,5 miliardi di euro. Fu proprio per questo che si registrò nell’allora maggioranza a guida Pisapia una spaccatura, ma ora che la metropolitana è operativa ha permesso di incrementare le entrate del trasporto pubblico locale, visto l’alto numero di frequentatori della nuova linea. Tuttavia va ricordato che costa circa 100 milioni all’anno, tra servizio e copertura degli investimenti.
Ma da dove arriva questo aumento dei ricavi? A dare buone notizie all’amministrazione del sindaco Giuseppe Sala è il bilancio previsionale 2026 dell’Irpef che registra un balzo in avanti da 30 milioni che permette di passare in un solo anno da 220 a 250 milioni. La prima conclusione è legata all’aumento del reddito medio, o comunque all’arrivo di nuovi ricchi in città. Ma non va sottovalutato il discorso inflazione che ha trascinato a rialzo alcuni redditi. Tuttavia un incremento di 30 milioni fa pensare che la città abbia come base sociale sempre più redditi di fascia alta. Anche se le cause sono molto probabilmente molte di più. L’Imu cresce nel previsionale di 10 milioni.
Rimangono sostanzialmente stabili, invece, i dividendi ordinari e straordinari delle partecipate: la società aeroportuale di Linate e Malpensa, Sea, garantisce nel 2026 121 milioni; A2a 82 milioni e la società delle farmacie comunali 2 milioni. Crescono di 25 milioni, a quota 425 milioni, le entrate relative ai biglietti del trasporto pubblico, per effetto sia delle Olimpiadi invernali 2026, sia per il maggiore utilizzo della metropolitana grazie al completamento della linea 4. Le concessioni della galleria Vittorio Emanuele garantiscono sempre 80 milioni, ormai stabilmente. Queste risorse aggiuntive hanno già un utilizzo già prefissato che coinvolgerà i seguenti comparti: direzione welfare e salute (23,3 milioni in più); mobilità (17,5 milioni in più); risorse umane (16,6 milioni in più); direzione casa (8,7 milioni in più), direzione cultura (5,2 milioni); direzione facility (6,6 milioni in più).
Poi c’è il capitolo tassa di soggiorno. L’aumento, richiesto dal sindaco Sala, permetterà di passare da 105 a 175 milioni, per effetto del decreto Anticipi che dà la possibilità anche a Milano, per il solo anno delle Olimpiadi, di portarla fino a 10 euro, a seconda delle strutture. Ma il 50% dell’incremento dovrà essere girato allo Stato centrale. Proprio per questo non sono mancate le polemiche come sottolinea l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte: «Ci danno questa possibilità, come è stato per l’anno del Giubileo, per un solo anno. Senza la possibilità di gestire questa tassa in autonomia non riusciamo a fare una programmazione lungimirante».









































