🎙️ Locatelli: “Gattuso ha messo intensità e chiede di spingere. Vogliamo il Mondiale” | OneFootball

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·3 settembre 2025

🎙️ Locatelli: “Gattuso ha messo intensità e chiede di spingere. Vogliamo il Mondiale”

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Il centrocampista della Juventus, Manuel Locatelli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘Vivo Azzurro’ nel terzo giorno di ritiro a Coverciano. Di seguito le sue parole riportate da TMW:

“Siamo un gruppo di bravi ragazzi, ci conosciamo da tempo. Il mister è carico, io lo conosco un po’ meglio di altri e siamo carichi per queste partite”.


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Cosa vi ha detto in particolare? “Credo ci sia poco tempo anche per dire tante cose, bisogna vincere queste partite e fare i fatti. Il mister è carico, ci ha chiesto senso di appartenenza che è poi ciò che ci deve servire per arrivare a queste competizioni”.

Cosa è cambiato negli allenamenti? Siamo qui da due giorni… Ha messo molta intensità, ci chiede di spingere. Queste sono le prime differenze. Sicuramente l’intensità è un qualcosa che chiede. Bisogna andar forti e pedalare, altrimenti Gattuso s’arrabbia”.

Che gruppo è? “Ci sono quelli un po’ più vecchi con cui sono stato di più ed è sempre bello ritrovarli, con tanti ho giocato anche per tanto tempo nelle Under. Poi ci sono tanti giovani che vogliono imparare e mettersi in discussione. Non c’è nonnismo, c’è voglia di migliorarsi. Siamo un bel gruppo, dobbiamo conoscerci meglio coi nuovi ma siamo un bel gruppo”.

Nello staff c’è anche Bonucci “E’ strano rivederlo nello staff, è una persona speciale per me. E’ venuto al mio matrimonio, è stato un capitano di grande esempio. Lo chiamo Leo, faccio fatico a chiamarlo mister, ma anche lui mi ha chiesto così. Spero possa integrarsi al meglio con lo staff, lui ha bisogno del campo”.

Quali sono i compagni di Nazionale con cui hai legato di più? “Barella e Bastoni, anche con Vicario abbiamo un bel gruppo. Anche con Cambiaso, con Di Lorenzo siamo stati ieri a cena. Siamo un bel gruppo”.

Qual è l’obiettivo di questa Italia?

“Viviamo giornata dopo giornata, l’obiettivo deve essere qualificarci al Mondiale”.

Quale era il tuo idolo da bambino? “Del Piero, Totti, Pirlo… Recentemente ho guardato tanto Kross, l’ho ammirato davvero tantissimo”.

Chi è che osservi di più tra chi gioca oggi nel tuo ruolo? “Mi piace molto De Jong, un altro molto bravo in quel ruolo negli ultimi anni è stato Casemiro”.

C’è ancora senso di appartenenza? “Ma sì, deve esserci, la responsabilità che abbiamo è enorme nei confronti degli italiani. L’amor proprio che deve esserci è enorme, è quasi un obbligo avere questo senso di appartenenza altrimenti meglio non venire”.

Gattuso ha detto che non bisogna avere frenesia, sei d’accordo? “Sì, la frenesia porta nervosismo. Dobbiamo star sereni, capire la situazione in cui siamo. Con la frenesia non si raggiungono i risultati, bisogna restar tranquilli ed equilibrati”.

Cosa ti piace di Rovella? “Ha questa sfacciataggine che poi è anche personalità. Anche se sbaglia va avanti col suo modo di essere e questa è una qualità che si porta dietro e che lo porterà a fare grandi cose”.

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