Milik Juventus, il polacco continua a correre alla Continassa: programma completo, riposo e rientro, cosa filtra sul centravanti | OneFootball

Milik Juventus, l’attaccante lavora alla Continassa ma non ci sono certezze: i bianconeri attendono ancora il polacco, assente da oltre un anno

Un calvario che sembra non avere fine, un rientro che resta ancora un’incognita. Mentre la Juventus approfitta della sosta per recuperare alcuni infortunati, la situazione di Arkadiusz Milik rimane avvolta nel mistero. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante polacco, al pari di Miretti e Bremer, continua a lavorare senza sosta alla Continassa, ma per lui, a differenza dei compagni, non è ancora possibile fissare una data per il ritorno.

Infortunio Milik: un recupero senza certezze

L’ultima partita ufficiale di Milik con la maglia della Juventus risale a oltre un anno fa. Poi, a giugno 2024, è arrivato l’infortunio al ginocchio con la nazionale polacca, che gli ha fatto saltare gli Europei e ha dato il via a un percorso a ostacoli. Dopo una prima operazione, i tempi di recupero si sono allungati a causa di complicazioni, che hanno richiesto un secondo intervento chirurgico a ottobre 2024.

Da quel momento, il suo è stato un lungo e faticoso percorso di riabilitazione. Anche lui, come i compagni infortunati, sta lavorando duramente durante questa sosta e riposerà soltanto nel fine settimana. Un segnale della sua grande determinazione e della sua voglia di mettersi alle spalle un periodo nerissimo, costellato anche da piccoli incidenti sfortunati, come una ferita alla tibia procuratasi in palestra a luglio.

Tuttavia, a differenza di Bremer e Miretti, per lui il rientro resta un’incognita. Lo staff medico della Juventus procede con la massima cautela, senza fissare scadenze. L’obiettivo è quello di recuperare il giocatore al 100%, evitando ogni possibile ricaduta. La speranza è di poterlo rivedere a disposizione di Igor Tudor entro la fine dell’anno, ma al momento non ci sono certezze. La Juve aspetta l’ex Marsiglia, un’arma in più che, finora, è terribilmente mancata.