Juventusnews24
·17 novembre 2025
Moggi su Conte: «Vi svelo di questo patto tra lui e De Laurentiis, lui è uno che dice ciò che pensa. Futuro? Dico questo»

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·17 novembre 2025

L’assenza di Antonio Conte da Napoli durante la sosta per le Nazionali ha scatenato un putiferio mediatico. Il ritorno del tecnico (ex Juventus) a Torino dalla sua famiglia, proprio dopo la sconfitta di Bologna e le dure parole post-partita, è stato interpretato da molti (come Alessio Tacchinardi) come un segnale di “crash mentale” e di rottura. A fare chiarezza sulla situazione è intervenuto Luciano Moggi, che, ospite a Stile TV nella trasmissione “Salite sulla giostra”, ha svelato un retroscena inedito, frutto dei suoi colloqui diretti con Aurelio De Laurentiis e con lo stesso tecnico.
Secondo l’ex dirigente della Vecchia Signora, non si è trattato affatto di una fuga improvvisa o di un ammutinamento, ma di una pausa concordata da tempo con la società.
ACCORDO PROGRAMMATO – «Questa situazione era stata decisa prima. Conte e De Laurentiis avevano concordato che, con pochi giocatori rimasti, avrebbe lavorato Stellini mentre lui si prendeva una settimana sabbatica. Non so il motivo, ma era programmata.»
Moggi ha quindi smentito categoricamente le voci di un addio imminente, ribadendo che Conte tornerà regolarmente al lavoro con il rientro dei Nazionali. L’ex Direttore Generale ha difeso l’allenatore, sottolineando la sua trasparenza.
VOLONTÀ DI RESTARE – «Si dice sempre che vuole andare via, ma non è vero. Conte è uno che dice ciò che pensa, non le manda a dire. Vuole restare e migliorare la classifica.»
Secondo Moggi, il vero problema del Napoli in questo momento non è l’atteggiamento dell’allenatore, ma l’emergenza fisica che sta falcidiando la rosa.
IL VERO PROBLEMA – «C’è un affaticamento muscolare evidente. Il problema è di preparazione e va seguito dai medici osservando gli allenamenti. Devono capire chi è stanco, chi deve fare differenziato.»
L’analisi di Moggi si trasforma poi in un attacco alla gestione societaria, incapace di monitorare la situazione, scaricando (come fatto da De Laurentiis per l’Infortunio Anguissa) la colpa solo sulle Nazionali.
CONTROLLI DELLA SOCIETÀ – «La società deve intensificare i controlli e capire perché ci sono così tanti stop. Non è possibile lamentarsi solo degli infortuni in Nazionale, servono figure interne che monitorino quotidianamente i carichi.»
Infine, l’ex dirigente ha chiuso con una riflessione sulla personalità di Conte, giustificando le sue “esternazioni” come messaggi necessari per tenere alta la tensione ed evitare un crollo che Napoli ha già vissuto.
MESSAGGI CHIARI – «È sempre stato un allenatore anche da giocatore. A volte potrebbe evitare certe esternazioni, ma i suoi messaggi sono chiari: pretende attenzione e disciplina. E non vuole che accada di nuovo ciò che è successo dopo lo scudetto di Spalletti.»









































