Inter News 24
·21 settembre 2025
Mourinho rivela: «Ho parlato con questi due club. Non sono venuto per fare guerra al Porto»

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·21 settembre 2025
Dopo il 3-0 rifilato all’AVS, José Mourinho, ex allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa del suo inizio di avventura alla guida del Benfica, chiarendo le motivazioni che lo hanno portato a scegliere il club lusitano e il rapporto con i rivali storici del calcio portoghese.
IL RAPPORTO CON IL PORTO E LO SPORTINGLo Special One ha rivelato di aver già avuto contatti con André Villas-Boas, presidente del Porto, e con Frederico Varandas, numero uno dello Sporting, subito dopo aver firmato con il Benfica. «Se mi chiedete se il Porto è uno dei club più grandi del mondo, sì. Se il Porto è un gigante, dico di sì. Non sono venuto al Benfica per infastidire il Porto, sono venuto per godermi l’opportunità di allenare un grande club, con grandi ambizioni. Spero che non si arrabbino con me (ride, ndr). Dopo essere arrivato al Benfica, ho parlato con Villas-Boas e con Varandas. Il fatto di essere allenatore del Benfica non significa che io sia venuto per fare guerra».
Mourinho ha voluto sottolineare come il suo approccio sia esclusivamente sportivo: il suo obiettivo è guidare il Benfica verso il successo, senza alimentare conflitti personali con i rivali cittadini.
L’ESPERIENZA AL DRAGAO E L’ACCETTAZIONE DEI TIFOSIRiguardo ai tifosi del Porto, Mourinho ha affermato: «Se penso che verrò applaudito di nuovo al Dragao? Ovviamente no. Il Porto è una parte importantissima della mia storia e io lo sono della storia del Porto».Nonostante il legame storico con il club, lo Special One accoglie la rivalità come parte naturale del calcio. Ha anche evidenziato la calorosa accoglienza ricevuta dai tifosi del Benfica: «I tifosi mi hanno riservato un’accoglienza fantastica, che credo di meritare, ma per 90 minuti siamo nemici… ma nemici sportivi, non voglio niente di più di questo. Il Porto vuole vincere e anch’io voglio vincere. Nient’altro».
In sintesi, Mourinho chiarisce che il suo obiettivo principale è concentrarsi sul Benfica, rispettando la storia e i tifosi del Porto e dello Sporting, e vivendo la rivalità come una sfida esclusivamente sportiva, senza conflitti personali.
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