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·16 novembre 2025
Napoli, emergenza infortuni. L’ex preparatore Febbrari: “Serve alternare i metodi di lavoro”

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·16 novembre 2025

L’avvio di stagione del Napoli è stato segnato da una lunga serie di infortuni che ha ridotto ai minimi termini la rosa a disposizione di Antonio Conte.
Una situazione che continua a far discutere e che, secondo Gigi Febbrari — ex preparatore atletico del club ai tempi di Edy Reja — merita un’analisi più ampia e meno superficiale.
Intervistato da Il Mattino, Febbrari ha messo in evidenza la natura del problema: “Gli infortunati sono un problema serio e si capisce troppo poco di quello che sta succedendo. Di sicuro c’è un problema legato agli impegni ravvicinati. Non c’entra la condizione. È un problema strutturale. I muscoli dei calciatori non possono reggere tanto stress.”
Un tema ricorrente: quando la metodologia da sola non basta
Febbrari ha ricordato come, nella sua esperienza, i cicli di lavoro possano produrre risultati molto diversi da una stagione all’altra: “Mi sono capitate stagioni nelle quali non avevo nemmeno un infortunato, e magari quella dopo, seguendo lo stesso metodo di lavoro, si facevano male tutti anche solo guardandoli. E allora tocca fare dei test, tocca cambiare, non adagiarsi su una metodologia anche se l’anno prima ti ha portato risultati positivi.”
Secondo l’ex preparatore, la variabilità delle risposte dell’organismo degli atleti — in relazione a carichi, ritmi e stress agonistico — rende necessario aggiornarsi costantemente e adottare approcci più flessibili: alternare metodi, integrare protocolli diversi e monitorare con attenzione ogni singolo caso.
“Il campo dà le risposte definitive”
La conclusione di Febbrari è un richiamo alla pratica quotidiana: “Le cose cambiano e non si può mai prevedere come possono evolvere. Ok i protocolli, sui quali bisogna sempre fare affidamento, ma poi è il campo a darti le risposte definitive.”
La riflessione dell’ex preparatore si inserisce in un dibattito sempre più attuale, tra calendari congestionati, competizioni ravvicinate e un numero crescente di imprevisti fisici. Per il Napoli, alle prese con un organico decimato, trovare un equilibrio diventa oggi più che mai indispensabile.









































