Zerocinquantuno
·26 ottobre 2025
Niccolini: “Settanta minuti di grande calcio, poi purtroppo è andata com’è andata. Pensiamo al Torino, lunedì o martedì tornerà Italiano”

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·26 ottobre 2025

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal vice allenatore rossoblù Daniel Niccolini al termine di Fiorentina-Bologna 2-2.
Retrogusto amaro – «Penso che quella di stasera sia stata una gara dai due volti: settanta minuti di grande calcio nostro, poi l’episodio del gol annullato a Dallinga per millimetri non dico abbia un po’ cambiato l’inerzia della gara, perché comunque eravamo sul 2-0, ma in seguito sono arrivati il rigore non dato a Bernardeschi, l’espulsione di Holm e tutto il resto. Ci siamo difesi come potevamo, e alla fine ci è andata anche bene a portare via il pareggio, vista la chance capitata a Dodô. Certo è un peccato venire qui a Firenze, fare una gara del genere, trovarsi sopra di due reti e non tornare a casa col bottino pieno».
Rammarico enorme – «I ragazzi hanno fatto una grandissima gara, anche in dieci abbiamo cercato di difenderci con le unghie e con i denti. È ovvio che quando l’avversario inizia a far salire giocatori di struttura diventa difficile reggere l’urto di sei-sette elementi del genere tutti assieme. Il rammarico è forte perché fino al 70′ avevamo dominato».
Polemica signorile – «Non colpevolizzo Bernardeschi per l’episodio del rigore, avrebbe potuto esserci chiunque: non è solo il singolo episodio, sono le situazioni generali che possono cambiare un risultato. Il secondo giallo di Holm non so se ci fosse ma in ogni caso non mi piace appellarmi all’arbitro e al VAR, quindi prendiamoci il pareggio e pensiamo alla gara col Torino».
Rowe furioso – «Non è affatto semplice entrare nella testa dei giocatori: al momento del cambio Jonathan si è sentito di fare una scena del genere e domani al campo ne parleremo meglio».
Italiano quasi ok – «Non l’ho ancora sentito, con più calma lo chiamerò (sorride, ndr). Va fatto sbollire, sta soffrendo molto per poter essere qui con noi, però lunedì o martedì dovrebbe uscire dall’ospedale e tornare operativo».
Da dove si riparte – «Dobbiamo continuare sulla strada dei primi settanta minuti, finché siamo stati undici contro undici eravamo in gestione della gara. L’espulsione ci ha costretto ad abbassarci e poi è andata com’è andata, inutile piangersi addosso: pensiamo alla prossima».









































