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·27 settembre 2025

Pagliuca: «Due finali perse? Il momento peggiore della mia carriera è un altro»

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Pagliuca: «Due finali perse? Il momento peggiore della mia carriera è un altro». Le dichiarazioni dell’ex portiere di Sampdoria, Inter e Bologna

Gianluca Pagliuca, considerato con merito uno dei portieri più forti e carismatici nella storia del calcio italiano, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi. La sua carriera è stata costellata di successi memorabili, primo fra tutti lo storico Scudetto vinto con la Sampdoria nella stagione 1990-1991, un’impresa che ha proiettato i blucerchiati nell’olimpo del calcio. A questo si aggiunge la prestigiosa Coppa UEFA alzata al cielo con la maglia dell’Inter nel 1998, a testimonianza di una leadership e di un talento riconosciuti a livello internazionale.

Eppure, anche in un percorso così luminoso, esistono delle ombre, dei momenti dolorosi che un campione non può cancellare. In una recente intervista concessa a Cronache di spogliatoio, lo stesso Pagliuca ha aperto il libro dei ricordi, confessando i tre più grandi rimpianti della sua straordinaria avventura sportiva. «La finale del Mondiale con l’Italia, quella di Champions con la Sampdoria e la retrocessione del Bologna in Serie B sono le uniche tre cose che vorrei cambiare nella mia carriera. Se si potessero togliere, sarei veramente a posto con tutto. Impossibile sceglierne uno, però posso dire qual è stata la notte peggiore dopo queste tre partite».


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BOLOGNA-PARMA 0-2

La ferita più personale, quella che ha unito l’uomo al professionista, è legata alla sua esperienza a Bologna. «La peggiore di tutte è stata quella dopo la retrocessione del Bologna nel 2005, da giocatore e tifoso è stata veramente brutto perdere lo spareggio per la salvezza». Una delusione cocente per chi, come lui, sentiva un legame profondo con la città e i suoi colori.

SAMPDORIA-BARCELLONA 0-1 (dopo i tempi supplementari)

Il secondo grande rammarico riporta al palcoscenico più prestigioso, la finale di Coppa dei Campioni. «Ovviamente anche la notte di Wembley del 1992 è stata orribile. Se avessimo vinto, probabilmente sarebbe cambiata per sempre la storia della Sampdoria». Una punizione di Koeman nei supplementari infranse i sogni di una squadra leggendaria.

BRASILE-ITALIA 3-2 (dopo i calci di rigore)

Infine, la delusione più grande a livello nazionale, la finale mondiale persa contro il Brasile. «Ai Mondiali di USA 1994 siamo andati a un passo da un sogno ed è stato tremendo perdere in finale ai rigori. Perché baciai il palo? Mauro Silva calciò e la palla mi sfuggì di mano, stava per entrare in rete, invece finì sul palo e io la ripresi. Quel palo mi ha salvato la carriera. Guardo il mio amico Walter Zenga: ha fatto una carriera strepitosa, ma gli ricordano ancora il gol di nuca di Caniggia nella semifinale persa ai rigori con l’Argentina al Mondiale di Italia 1990. Non oso immaginare cosa mi sarebbe successo se avessimo perso per colpa di quel mio errore, sarei stato timbrato a vita e per questo baciai il palo».

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