Inter News 24
·24 ottobre 2025
Pandev sicuro: «Chivu è come Mourinho in un aspetto. Ecco il fattore decisivo contro il Napoli, su Bonny…»

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·24 ottobre 2025

Goran Pandev ha parlato a La Repubblica in vista di Napoli Inter.
ANEDDOTO SUL TRIPLETE – Uno su tutti: la semifinale con il Barcellona nel 2010. All’andata mi faccio male, provo a recuperare per il ritorno, non ci riesco. Vado da Mourinho e lui, invece di preoccuparsi, sghignazza: aveva già pensato di far giocare Chivu esterno d’attacco. È andata bene, visto che ci è toccato difendere, specialmente dopo l’espulsione di Motta. La carbonara prima delle partite? Verissimo. All’inizio mi stupivo. Alla Lazio andavamo avanti a bresaola. Ma quell’Inter era un gruppo di campioni, per cui conta più la serenità rispetto ai cinquanta grammi di peso in meno.
SI IMMAGINAVA CHIVU DA ALLENATORE? – Allora no, lo confesso. Ma aveva carisma. Devi averlo per essere capitano della Romania. In cosa ricorda Mourinho? Nella comunicazione, tanto coi calciatori quanto con la stampa. È abile, ironico, efficace.
BONNY – Nei miei ultimi mesi da calciatore, a Parma, abbiamo giocato insieme. Era giovane, ma già grande. Lui e Pio Esposito sono il futuro dell’Inter, ma anche il presente. E insieme funzionano.
NAPOLI INTER – Hanno gli stessi punti in campionato, ma vivono momenti diversi. L’Inter a Bruxelles ha vinto bene. Il Napoli a Eindhoven mi ha deluso. Ha fatto una partita disastrosa. In Europa non si devono fare queste figure. Favorita l’Inter? Champions e Serie A sono diverse. Per l’Inter non sarà una passeggiata. Conte, soprattutto in campionato, è un fuoriclasse. E ce ne saranno tanti anche in campo. Più che la tattica, mi aspetto che possa essere decisiva una grande giocata, in una cornice incredibile.
MANCANZA DEL CAMPO – Mi manca l’adrenalina della partita. Però mi piace la mia vita. In studio a Sky mi diverto, posso parlare di pallone con dei campioni del mestiere. Le domande ‘scomode’ a Chivu? Chiedendogli dei nuovi acquisti, gli ho consentito di parlare della sua bella Inter: forte nel pressing, verticale, dritta sulle punte. E unita, come dimostra l’abbraccio dei giocatori a Cristian dopo la vittoria con la Roma.









































