Juventusnews24
·24 ottobre 2025
Platini avvelenato: «La giustizia sportiva è uno scandalo, una mafia svizzera dove il tribunale è pagato dalla Fifa». La pesantissima accusa

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L’affondo di Michel Platini è durissimo: «La giustizia sportiva è uno scandalo». Dal palco del Festival di Giustizia penale di Sassuolo, dove è stato protagonista di una lunga intervista, l’ex campione è tornato a parlare del caso giudiziario che lo vide imputato per sospetta corruzione Fifa. Una vicenda da cui è stato assolto dalla giustizia ordinaria, ma squalificato da quella sportiva.
Platini ha descritto così il sistema che lo ha condannato: «In Svizzera i presidenti delle commissioni sono nominati dalla Fifa. Tutto è fatto fra di loro. Ai procuratori svizzeri che fanno le indagini hanno chiesto di rimanere a lavorare alla Fifa quando saranno in pensione. Il tribunale arbitrale dello sport è pagato tutti gli anni un milione dalla Fifa. Una mafia svizzera dove il tribunale sportivo è il braccio armato dei dirigenti della Fifa per prendere le decisioni. Dunque non è normale e non è giusto, queste cose devono cambiare».
L’ex presidente Uefa rivendica un principio: «Il calcio non appartiene a Uefa o Fifa, appartiene a tutti». Sulla sua vicenda personale, ha aggiunto una considerazione pesante: «Il mio è il caso Dreyfus dello sport? Penso di sì».
Intervistato da Alvaro Moretti, vicedirettore del Messaggero, Platini ha spiegato perché, a suo dire, la Fifa lo temesse: «La Fifa – ha aggiunto Platini, intervistato dal vicedirettore del Messaggero, Alvaro Moretti – non mi voleva perché pensavano che avrei cambiato tutti loro, perché la zuppa è buona alla Fifa. Avevano paura che cambiassi tutto».
Le Roi ha poi toccato vari temi: dal Mondiale in Qatar («Lo votai perché ci ricordarono che era la settima volta che il mondo arabo si presentava, e mai era stato preso in considerazione») ai rapporti con Infantino («Lui con la mia vicenda all’inizio non c’entra niente») e Ceferin («Non lo conosco»), fino al tragico ricordo dell’Heysel («il momento più brutto, ma meno male che abbiamo giocato altrimenti a Bruxelles sarebbe stata una tragedia dappertutto»).
Infine, Platini ha aperto alla possibilità di un ritorno nel mondo del calcio, con l’obiettivo di “far contare i calciatori”: «Rientrare? Sì, può darsi – ha detto l’ex campione della Juventus – Come lo farò? Non lo dirò stasera. Penso che il calcio ha bisogno di giocatori che lo dirigano. Penso questo e nella mia idea, nel mio pensiero, se posso trovare il modo di portare dei giocatori, non io perché ormai sono troppo vecchio, a decidere il futuro del calcio, mi piacerebbe farlo».
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