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·22 settembre 2025

Quanto costerà il nuovo San Siro: «Sarà finanziato con equity e debito»

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Quanto costerà il nuovo San Siro? Le cifre le mettono nero su bianco Inter e Milan, in un documento presentato nelle scorse settimane al Comune di Milano, in cui hanno descritto il progetto del nuovo stadio. Confermando inoltre le modalità con cui sarà finanziato il progetto, nel caso di via libera dal Consiglio Comunale.

«Con la realizzazione del nuovo stadio le squadre si preparano ad affrontare il più importante investimento della loro storia con un budget complessivo, per la realizzazione dello stadio e l’acquisizione dei diritti edificatori della GFU , di circa €1,3 mld ai valori attuali (esclusi costi di bonifica, demolizione ed eventuali imprevisti). Questo numero rappresenta circa 1,5x il fatturato combinato delle due squadre. L’investimento sarà finanziato tramite una combinazione di equity e debito bancario. La componente di debito sarà reperita tramite strumenti finanziari tradizionali come prestiti bancari durante la costruzione e/o bond a lungo termine – con il rimborso garantito dai ricavi generati dallo stadio», si legge nel documento.


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In particolare, il costo è stimato pari a 1,29 miliardi di euro, così suddivisi:

  • Comparto stadio: 811 milioni di euro (di cui 707 milioni per lo stadio e 104 milioni per infrastrutture e urbanizzazione);
  • Centro energetico: 34 milioni di euro;
  • Acquisto aree: 204 milioni di euro (tasse incluse);
  • Allestimento stadio: 75 milioni di euro;
  • Soft Costs: 160 milioni di euro;
  • Carbon Credit: 7 milioni di euro;
  • TOTALE: 1,29 miliardi di euro.

«Come in altri casi europei, affinché l’investimento, già estremamente rilevante, sia economicamente sostenibile senza gravare eccessivamente sui bilanci delle società sportive, sarà importante la deduzione dei costi di bonifica e demolizione, che altrimenti rappresenterebbero dei costi aggiuntivi al progetto. Vale la pena ricordare che, ancorché consentito nella norma della Legge Stadi, le squadre non hanno ottenuto alcuna volumetria aggiuntiva rispetto a quanto previsto già dal PGT vigente, a fronte di un progetto che è aumentato significativamente di costo a causa delle richieste del Comune:

  • aumento della capienza da 60.000 a 70.000 posti;
  • spostamento dello stadio e quindi del tunnel Patroclo;
  • neutralità carbonica;
  • conservazione di una parte del vecchio stadio G. Meazza».

«Il corretto bilanciamento tra costi dell’intervento e il contenimento del debito che le società dovranno sostenere (anche attraverso la cessione dei diritti edificatori) è chiave per la buona riuscita dell’operazione sotto tutti i profili. Da una parte, il progetto non può essere caricato di eccessivi costi, visto il già importante budget per la realizzazione dello stadio; dall’altra, la valorizzazione del comparto plurivalente deve servire a ridurre il debito che graverà sulle squadre e che dovrà essere ripagato attraverso i maggiori incassi dal nuovo stadio. Se questo equilibrio sarà raggiunto, si potrà realizzare il duplice obiettivo della Legge Stadi di dotare Milano di un nuovo impianto all’avanguardia e, allo stesso tempo, rafforzare economicamente le squadre per affrontare con maggiore competitività e sostenibilità il futuro», concludono le società.

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