Inter News 24
·26 settembre 2025
San Siro, maggioranza non ancora compatta: la prospettiva e da chi può arrivare il voto decisivo

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·26 settembre 2025
Il futuro di San Siro è arrivato al suo punto più delicato. Come ricorda Calciomercato.com, lunedì 29 settembre il Consiglio Comunale di Milano sarà chiamato ad approvare o respingere la delibera per la cessione dell’impianto e delle aree circostanti a Inter e Milan, che hanno già manifestato la volontà di costruire un nuovo stadio moderno accanto all’attuale Giuseppe Meazza, destinato a una parziale demolizione.
La tensione è altissima perché la scadenza imposta dai vincoli della Soprintendenza incombe: entro novembre scatterà infatti la tutela sul secondo anello, un ostacolo che potrebbe rendere impossibile procedere con il progetto. Lunedì, dunque, rappresenta una sorta di ultima spiaggia per i club, per il Comune e per la stessa città di Milano.
Uno dei punti più critici riguarda gli Europei del 2032. Come riportato dal portale, la UEFA ha inviato una lettera al Comune confermando che l’attuale San Siro non rispetta ben undici dei requisiti richiesti e risulta inadeguato per circa il 50% degli standard imposti. Senza un nuovo impianto moderno e funzionale, Milano sarà esclusa dalle città ospitanti, con un danno d’immagine rilevante per tutta l’Italia calcistica.
In questo quadro, Inter e Milan hanno ribadito la necessità di una soluzione rapida e definitiva. Entrambe le società sono pronte a investire, ma chiedono certezze politiche e amministrative per dare avvio ai lavori.
Per far passare la delibera serviranno 25 voti favorevoli in caso di presenza di tutti i 49 consiglieri comunali. Al momento il Partito Democratico ha dato indicazione di voto positivo, ma restano alcuni nodi irrisolti. Secondo Calciomercato.com, all’interno del centrosinistra ci sono almeno due consiglieri ancora indecisi – Monica Romano e Marco Fumagalli – e fino a sette componenti poco convinti.
Il PD starebbe valutando di introdurre modifiche leggere al testo, soprattutto su temi legati alla legalità e alla sostenibilità, per compattare la maggioranza senza stravolgere l’accordo con i club. Resta in piedi anche l’ipotesi che l’opposizione possa uscire dall’aula al momento del voto, riducendo così il quorum necessario.
Il verdetto è atteso in seconda convocazione, quando basteranno 15 consiglieri per rendere valida la seduta. Ma se l’aula fosse al completo, la soglia dei 25 voti resterebbe decisiva. Per Inter e Milan, la partita del Comune è come un rigore all’ultimo minuto: dentro o fuori, senza possibilità di appello.
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