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·4 settembre 2025

San Siro, possibile la compartecipazione del Comune: il punto sulla vendita ad Inter e Milan

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San Siro, le ultime sul nuovo progetto per la vendita dell’impianto a Inter e Milan in vista delle prossime stagioni. I dettagli

Il futuro del leggendario stadio di San Siro è ormai alle porte e, come riportato dal Corriere dello Sport, siamo nelle settimane decisive per la sua cessione. Inter Milan continuano a insistere per l’acquisto dell’area e per portare a termine l’operazione che permetterebbe la costruzione del nuovo impianto. La fine di settembre è il termine fissato per l’approvazione da parte della Giunta comunale, in modo da permettere il rogito definitivo entro ottobre e evitare che entri in vigore il vincolo sul secondo anello dello stadio, previsto per il 10 novembre. Un’ulteriore proroga potrebbe compromettere definitivamente i piani per la vendita e per la realizzazione del nuovo stadio, un progetto su cui le due squadre milanesi stanno puntando da tempo.

La questione del prezzo e lo sconto: un tema di discussione

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda il prezzo di vendita dell’area, fissato a 197 milioni di euro, sulla base della stima dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, non mancano le polemiche sull’eventuale “sconto” applicato alla cifra, una questione che ha sollevato diverse perplessità. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha precisato che non si tratta di uno “sconto”, ma di una compartecipazione alle spese, che riguarda principalmente gli interventi per le bonifiche e altre richieste fatte dal Comune, come ad esempio lo spostamento dello stadio. La cifra che Palazzo Marino sarebbe disposto a coprire è di 36 milioni di euro, il che ridurrebbe l’investimento finale da parte di Inter e Milan a 161 milioni.


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La clausola sulla plusvalenza: il futuro della vendita

In aggiunta a queste discussioni, è allo studio una clausola che obbligherebbe Inter e Milan a versare al Comune il 50% della plusvalenza qualora l’area venisse rivenduta entro cinque anni dal rogito. Una misura che servirebbe a tutelare l’interesse pubblico e garantire che il valore dell’area non venga sottovalutato in futuro. Questo potrebbe rappresentare un ulteriore incentivo per le due squadre a mantenere il valore dell’investimento e rispettare gli accordi presi con il Comune.

Le opposizioni e la petizione: la battaglia contro l’abbattimento di San Siro

Nonostante gli sviluppi positivi nelle trattative, non mancano le voci contrarie all’operazione. I comitati di cittadini continuano a portare avanti ricorsi e diffide contro la demolizione di San Siro, mentre una petizione ha superato le 200 firme, chiedendo al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) di fermare l’abbattimento dello stadio. La richiesta si basa sul fatto che, nel dossier di candidatura per i Giochi Olimpici di Milano e Cortina 2026, c’è scritto che San Siro dovrebbe mantenere la sua funzione di stadio di calcio “successivamente ai Giochi”. L’opposizione, quindi, si fonda sull’idea che il Comune debba rispettare questo impegno, in particolare con riguardo alla sostenibilità e alla conservazione dell’eredità sportiva di San Siro.

Le prospettive per il futuro

Con i tempi che stringono, la partita per la vendita di San Siro entra nella fase finale. L’approvazione della Giunta comunale è cruciale per mantenere viva la possibilità di costruire il nuovo stadio, e le discussioni sul prezzo e sulle condizioni dell’operazione continuano a generare polemiche. Tuttavia, nonostante le difficoltà e le resistenze, Inter e Milan sembrano determinati a portare avanti il progetto, mentre il Comune sta cercando di concludere l’affare entro la fine del mese. Le prossime settimane saranno decisive per il destino dello stadio e per la realizzazione di un nuovo impianto che rappresenterà una nuova era per il calcio milanese.

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