Juventusnews24
·8 ottobre 2025
Soule, sogno Azzurro già terminato? Indiscrezioni smentite, questa la posizione dell’ex Juve sull’eventuale convocazione dell’Italia. E c’è un importante precedente

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·8 ottobre 2025
Nonostante le voci e le speranze del calcio italiano, Matias Soulé, ex talento della Juventus e oggi uno dei giocatori più scintillanti della Serie A, ha preso una decisione definitiva sul suo futuro in nazionale. A fare chiarezza sulla situazione è stato l’esperto di mercato Nicolò Schira, che ha confermato come i piani del giocatore non siano cambiati: il suo sogno resta, e resterà, quello di indossare la maglia dell’Albiceleste.
L’attaccante classe 2003, attualmente in forza alla Roma dove sta mostrando tutto il suo potenziale, attende con pazienza e determinazione una chiamata dal Commissario Tecnico dell’Argentina, Lionel Scaloni. La sua volontà è quella di far parte del gruppo campione del mondo, un obiettivo che ha sempre messo in cima alle sue priorità. Una scelta di cuore, che chiude definitivamente le porte all’Italia.
Questa decisione non è nuova. Già in passato, infatti, Soulé aveva dato un segnale inequivocabile. Il giocatore aveva elegantemente rifiutato la corte della Nazionale italiana quando sulla panchina sedeva Luciano Spalletti, il quale aveva tentato di convincerlo a sposare la causa azzurra. Un ‘no’ gentile ma fermo, che già all’epoca aveva fatto intendere quale fosse la sua reale aspirazione.
La posizione di Matias Soulé è dunque un messaggio diretto al ct Scaloni. Le sue prestazioni in campionato sono un biglietto da visita importante con cui spera di guadagnarsi una meritata opportunità. L’abbondanza di talento nell’attacco dell’Argentina rende la concorrenza spietata, ma l’ex giocatore della Juve Primavera confida di poter entrare nelle gerarchie della nazionale maggiore.
PAROLE – «Nonostante le ultime indiscrezioni, Matias Soulé non ha cambiato i suoi piani: vuole e sogna di giocare per la Nazionale argentina e attende un’opportunità dal ct Scaloni con l’Albiceleste. Ha rifiutato la chiamata della Nazionale italiana, quando c’era Spalletti come ct».