Tacchinardi si schiera con Tudor: «Allenare la Juve era il tuo sogno, non mollare di un centimetro amico mio». L’emozionante messaggio | OneFootball

Tacchinardi, l’ex centrocampista difende il tecnico dalle prime critiche: il suo è un incoraggiamento da ex compagno di squadra e amico

Bastano tre pareggi consecutivi per far nascere le prime critiche. Ma in difesa di Igor Tudor, in un momento in cui qualche tifoso della Juventus inizia a storcere il naso, scende in campo un suo ex compagno di squadra, un amico che lo conosce bene: Alessio Tacchinardi. L’ex centrocampista bianconero, attraverso una storia pubblicata sul suo profilo Instagram ufficiale, ha voluto mandare un messaggio di incoraggiamento forte e chiaro al tecnico croato.

Tacchinardi: il sostegno per l’amico Tudor

Le parole di Tacchinardi non sono quelle di un semplice opinionista, ma quelle di un amico che sa cosa significhi allenare la Juventus e che conosce la profonda “juventinità” di Tudor, suo compagno di squadra a Torino dal 1998 al 2004.

IL MESSAGGIO PER TUDOR – «Allenare la Juve era il tuo sogno, ami questa maglia, io lo so bene, non mollare di un centimetro amico mio, è tosta ma sei un guerriero vamos Igor».

Un messaggio di stima e di affetto, che arriva in un momento delicato. Dopo i pareggi contro Verona, Atalanta e Villarreal, qualcuno ha iniziato a mettere in discussione l’operato del tecnico. Tacchinardi, invece, fa quadrato attorno a lui, ricordando a tutti due aspetti fondamentali. Il primo, è che allenare la Juve era il “sogno” di Tudor, un uomo che «ama questa maglia» e che quindi darà tutto sé stesso per la causa.

Il secondo è un richiamo al carattere del croato: «è tosta ma sei un guerriero». Un invito a non mollare e a continuare a lottare con quella grinta che lo ha sempre contraddistinto, prima da giocatore e ora da allenatore. Un’iniezione di fiducia pubblica, un gesto da amico che testimonia la grande stima che Tacchinardi nutre per l’uomo e per il professionista. Un modo per compattare l’ambiente e per ricordare ai critici che il percorso è lungo e che Tudor ha le spalle larghe per superare le prime difficoltà.