Calcionews24
·13 settembre 2025
Torino, Baroni in conferenza: «Masina out, Schuurs? Ancora lontano. Domani serve personalità. E sulle parole di Cairo…»

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·13 settembre 2025
Nemmeno il tempo di metabolizzare la pausa nazionale che la Serie A torna già in campo. Domani, all’ora di pranzo, Marco Baroni aprirà la domenica di campionato allo Stadio Olimpico. L’occasione, naturalmente, quella offerta dalla sfida valida per la terza giornata del massimo campionato italiano: Roma Torino. Dopo la debacle maturata all’esordio contro l’Inter (5-0 rifilato dai ragazzi di Chivu) e il parziale riscatto ottenuto nella sfida successiva con la Fiorentina (0-0 contro quelli di Pioli), il mister toscano punta ora a consolidare in campo il lavoro messo a punto negli ultimi giorni al Filadelfia. Servirà per allontanare i fantasmi di un avvio di stagione tutto sommato complicato? La risposta domani alle 12.30. Nel frattempo – proprio in previsione del match – il mister interverrà quest’oggi alle 12.15 in conferenza stampa per presentare la sfida, riportiamo qui alcuni degli estratti salienti raccolti dalle sue dichiarazioni.
La conferenza stampa di Marco Baroni alla vigilia di Roma Torino:
Buongiorno mister Baroni. Aveva detto di dover compiere il primo passo, ora come immagina il secondo passo del suo Toro a Roma?
«Sì, la Roma non è solo queste due partite, sono otto mesi che è prima in classifica. Sappiamo le difficoltà, ma sono proprio queste le partite che devono anche testare il nostro livello. Occorrerà una partita di grande personalità e spessore, giocata palla su palla con ritmo. Non puoi giocare a ritmo basso contro questa Roma»
A che punto è la sua squadra? Può darmi una percentuale?
«La cosa che posso dire è che la squadra si è sempre spesa tanto in campo, lo stiamo facendo sempre di più ed è ciò che mi ha colpito di questi ragazzi. Sapete che a me non piacciono gli alibi, ma sapete ci vuole tempo per assemblare. Ci sono cose che stiamo migliorando, se dovessi contare gli allenamenti fatti con la rosa…non sarebbero tantissimi. Però siamo sulla strada giusta, lavoreremo forte per trovare la condizione massimale sotto tutti gli aspetti»
Ismajli e Zapata possono essere utilizzati dal primo minuto?
«Intanto stanno bene entrambi, stanno lavorando. Ismajli è rientrato da questo piccolo stop, con Duvan parliamo e lavoriamo ogni giorno fianco a fianco per cercare di ridurre quel piccolo gap. E’ un professionista incredibile, sicuramente sono pronti per dare un contributo alla squadra entrambi»
Buongiorno mister Baroni come sta Schuurs?
«Per quanto riguarda lui sono state fatte valutazioni di natura fisica. Il ragazzo ha una dedizione al lavoro pazzesca, ma è ancora lontano. Ci siamo presi questo tempo, perché non potrebbe essere utilizzato in questo momento»
Come stanno i giocatori rientrati dalle Nazionali a cominciare dai sudamericani?
«Stanno bene. Abbiamo recuperato Gineitis che aveva un problemino. Mentre l’unico che non sarà disponibile è Masina. Perchè? E’ tornato con un affaticamento, abbiamo deciso insieme di non rischiare. Dal suo rientro ha fatto solo terapie».
Baroni come funziona la gerarchia per i rigori? Vlasic, Asllani e Adams l’anno scorso, ora anche Asllani può tirarli…
«La gerarchia c’è, poi ci sono i momenti della partita che determinano queste cose. Mi piace essere squadra anche quando c’è da scegliere il rigorista. Hai elencato tre rigoristi in grado di calciare i rigori, poi ci sono dei momenti della partita che non sono gestibili. E la graduatoria a seconda del momento e delle sensazioni, ci si prende la responsabilità. Ho detto che dobbiamo essere squadra anche in quel momento»
Quanto è importante Asllani in questo centrocampo?
«Asllani è un giocatore che ci mancava per caratteristiche. Ci sono giocatori più da spazio e di mobilità. Con Kristjan stiamo lavoriamo, stiamo lavorando forte perché può ancora colmare i gap che possono aiutarlo sotto l’aspetto offensivo e difensivo. E’ chiaro che dobbiamo pensare che lui non può essere l’unica nostra fonte di gioco, deve esserlo la squadra, sarebbe troppo facile fermare un solo giocatore. Ma lui è quello che con le sue caratteristiche può darci soluzioni che magari non avevamo all’interno della rosa dopo la partenza di Ricci»
Mister Baroni ci fa un bilancio dei suoi primi 100 giorni al Torino, che squadra sta nascendo?«Sono stati cento giorni intensi, di dedizione, attenzione, passione. E’ ciò che porto nel mio bagaglio del lavoro. Di entusiasmo: perché sta alla base di tutto. Entusiasmo, gioia, voglia: stiamo lavorando sull’assemblaggio della squadra, c’è sempre maggiore conoscenza, io di loro e loro di quello che gli chiedo. Da questo punto di vista sono contento del processo, ora si lavora duro ma non ci spaventa»
Ci parla di Nkounkou? E’ il concorrente di Biraghi?
«Questa parola di ‘concorrente’ non mi piace. Io sono abituato a vedere tutti titolari. Non lo dico solo a voi ma anche ai miei giocatori, si gioca in 16 e chi entra è sempre più importante. Statisticamente nell’ultima mezz’ora cambiano i risultati, chi entra è più importante di chi comincia. Avevamo bisogno di un giocatore come Biraghi, ci mancava uno a sinistra con le caratteristiche da terzino. Lui (Nkounkou, ndr) ha forza, grande fisicità ed energia, ha un buon piede. Sta cercando di entrare nel lavoro di squadra, cercando di capire il nostro calcio e il nostro campionato. Da questo punto di vista sono certo che ci darà un sostegno importante»
Buongiorno Baroni, la Roma nelle prime due partite non ha ancora subito gol. Ha pensato a come scardinare questa difesa?
«Come ho detto negli ultimi otto mesi la Roma sarebbe prima in classifica. Troveremo una squadra solida, serve una gara di grande spessore. L’unica cosa che non puoi fare è una gara a basso ritmo, per il tipo di pressione che loro fanno…saranno importanti i duelli»
Adams o Simeone? «Sono due giocatori forti, io ho parlato con loro; sono giocatori in questo momento anche per esigenze di squadra uno parte, l’altro entra. Ma non è detto questo. Stiamo lavorando anche per farli stare in campo insieme. Io tendenzialmente i giocatori bravi provo sempre a metterli. Specialmente in attacco, quando la squadra ha trovato una sua identità e una sua solidità, possono e dovranno giocare insieme»
Cos’ha pensato quando ha letto le dichiarazioni di Cairo sulla necessità di risultati?
«Assolutamente! Noi stiamo lavorando per questo. Io ogni giorno con la squadra partiamo dall’atteggiamento mentale, ho parlato del primo mattoncino e mi riferivo proprio a quello: aereo, questo spessore, questa forza mentale per arrivare a ciò che vogliamo. Siamo i primi desiderosi».
Sentite la pressione?«Noi si vive pressione, senza pressione cosa sarebbe il nostro lavoro? Noi la vogliamo, ogni giorno rinnoviamo una sfida con noi stessi. E a me piace questo».
Per quanto visto la sensazione è che non abbiate trovato ancora un’identità. A che punto è il percorso?
«Non è che queste cose si costruiscono in due minuti… Io da questo punto di vista non voglio cercare alibi, l’identità di squadra è un lavoro complesso. Sono arrivati giocatori che non avevano un percorso di minutaggio importante, non hanno un interruttore. Quindi stiamo lavoriamo dal mattino alla sera per trovare questa identità. E’ il passo più importante quello dell’identità, ma richiede un po’ di tempo»
Fine della conferenza stampa di mister Baroni alla vigilia di Roma Torino