UEFA e FIFA resistono alle pressioni ONU: Israele resta nelle competizioni internazionali | OneFootball

UEFA e FIFA resistono alle pressioni ONU: Israele resta nelle competizioni internazionali | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·24 settembre 2025

UEFA e FIFA resistono alle pressioni ONU: Israele resta nelle competizioni internazionali

Immagine dell'articolo:UEFA e FIFA resistono alle pressioni ONU: Israele resta nelle competizioni internazionali

Nessuna esclusione per Israele: UEFA e FIFA ignorano l’appello delle Nazioni Unite. Tutti gli ultimi aggiornamenti

La questione della partecipazione di Israele alle competizioni calcistiche internazionali continua a sollevare polemiche. Nonostante le numerose richieste di esclusione, arrivate anche da un gruppo di esperti delle Nazioni Unite, UEFA e FIFA non hanno ancora preso in considerazione la sospensione della nazionale israeliana e dei club del Paese.

Gli esperti ONU hanno sottolineato come lo sport non possa ignorare le gravi violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi, parlando apertamente di genocidio a Gaza. In una nota, hanno ricordato che in passato organismi sportivi internazionali hanno adottato misure drastiche contro Stati coinvolti in conflitti o violazioni sistematiche. L’esempio più recente è quello della Russia, esclusa nel 2022 da tutte le competizioni UEFA e FIFA dopo l’invasione dell’Ucraina.


OneFootball Video


Al contrario, nel caso di Israele, la UEFA ha ribadito la propria posizione di “neutralità politica”, limitandosi a imporre che le partite delle squadre israeliane si disputino fuori dai confini nazionali. Anche la FIFA, dal canto suo, non ha programmato alcuna riunione per discutere l’appello delle Nazioni Unite, evitando di prendere una posizione ufficiale.

La situazione rischia di avere ripercussioni dirette sulle qualificazioni ai Mondiali 2026. Israele è infatti inserito nello stesso girone dell’Italia, guidata dal commissario tecnico Gennaro Gattuso, ex centrocampista del Milan e campione del mondo nel 2006, noto per il suo temperamento grintoso. Gli azzurri dovranno affrontare la nazionale israeliana il prossimo 14 ottobre a Udine, in una sfida che si preannuncia delicata non solo sul piano sportivo ma anche politico.

La tensione cresce anche tra altri Paesi: il governo spagnolo ha recentemente invitato la propria nazionale a valutare un boicottaggio dei Mondiali qualora Israele restasse in gara. Una presa di posizione che riflette il malcontento crescente nel mondo del calcio europeo.

Il dibattito, dunque, non riguarda soltanto il terreno di gioco, ma tocca il ruolo stesso delle istituzioni sportive internazionali. La domanda che molti si pongono è se UEFA e FIFA possano davvero continuare a mantenere una linea di neutralità di fronte a un conflitto che scuote la comunità internazionale.

Visualizza l' imprint del creator