Juventusnews24
·23 de dezembro de 2025
Juve Roma, tutti i retroscena di Bordocam. Locatelli all’arbitro: «Non scherziamo nemmeno». E Conceicao urla questo ai tifosi

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·23 de dezembro de 2025

Il Bordocam di DAZN ha svelato i retroscena più curiosi di Juve Roma, match disputatosi sabato 20 dicembre all’Allianz Stadium e conclusosi 2-1 per la squadra di Luciano Spalletti. La serata, decisa dalle reti di Conceicao e Openda, ha offerto momenti di grande intensità agonistica fin dal tunnel degli spogliatoi.
Il primo incontro da brividi avviene tra i numeri dieci: Kenan Yildiz e Paulo Dybala si stringono in un abbraccio che unisce passato e presente della storia bianconera. Poco dopo, sul terreno di gioco, è il turno di Spalletti e Gian Piero Gasperini, che posano insieme davanti ai fotografi tra sorrisi e stima reciproca. Il tecnico toscano, ammirando l’atmosfera dello Stadium, esclama: «Meraviglia!».
Appena iniziato il match, Spalletti si trasforma in un martello pneumatico, chiedendo ai suoi coraggio e verticalità: «Giochiamo in avanti». Nonostante i consigli tattici a Openda e Thuram, l’allenatore di Certaldo nota un avvio troppo contratto, sbottando con un sincero: «Siamo timorosi».
La tensione sale al 31′ per un contatto in area tra Bremer e Pellegrini. Il capitano giallorosso accusa il brasiliano: «Me l’hai pestato», mentre Cristante incalza l’arbitro Sozza gridando: «E’ step on foot, è step on foot!». A placare gli animi interviene Locatelli, che rivolgendosi al direttore di gara dice: «Sozza…non scherziamo nemmeno»; il rigore, alla fine, non viene assegnato.
L’equilibrio si rompe con il vantaggio firmato da Conceicao, servito da un tocco morbido di Cambiaso. L’esterno portoghese scarica l’adrenalina verso gli spalti urlando: «Chi ha fatto gol?! Chi ha fatto gol!?». Poco dopo, Chico dimostra fair play ammettendo a Sozza la correttezza di un’ammonizione ricevuta: «Hai ragione, era giallo». Il direttore di gara accetta il chiarimento ma lo ammonisce verbalmente sulla gestione dei collaboratori: «Non dire niente all’assistente, il mio assistente lascialo stare».
L’inizio della ripresa è stato segnato da un momento di profonda commozione. La Curva ha intonato un coro per Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due giovani del vivaio scomparsi tragicamente a Vinovo il 15 dicembre 2006. Il coro «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai!» ha avvolto lo stadio in un abbraccio ideale ai due ragazzi.
Poco dopo, al minuto 56, lo Stadium si è unito in una standing ovation totale per l’ex Paulo Dybala. Al momento della sostituzione, i tifosi bianconeri si sono alzati in piedi per tributare alla Joya scroscianti applausi, riconoscendo il segno indelebile lasciato dall’argentino a Torino.
In panchina, Luciano Spalletti è rimasto sul pezzo per tutta la gara. Vedendo Kalulu eccessivamente “rilassato” e con le mani sui fianchi, il tecnico lo ha richiamato platealmente a restare “acceso” e focalizzato sulla partita.
Il momento del possibile KO definitivo è arrivato poco dopo il gol di Baldanzi. Un break di Locatelli ha mandato in porta Yildiz: mentre il turco caricava il diagonale, le telecamere hanno inquadrato un profetico Alessandro Del Piero bisbigliare «3-1…». La palla, però, si è stampata sul palo, negando la gioia del gol al nuovo numero 10 e lasciando Del Piero e i tifosi con l’urlo strozzato in gola.
Nelle battute finali, con la Roma all’assalto, Spalletti ha vissuto momenti di agitazione per gestire i cambi insieme ai collaboratori Martusciello e Domenichini. Di fronte all’ipotesi di togliere Zhegrova, entrato da poco, Spalletti ha sbottato: «Ma non posso levare Zhegrova ragazzi, dai…».
La soluzione è arrivata da Martusciello: «Allora Cambiaso per Kostic e Miretti per Yildiz e la mettiamo a posto». Tuttavia, l’atteggiamento di Kostic al momento dell’ingresso non è piaciuto al tecnico, che lo ha strigliato duramente davanti alle telecamere: «Ma vuoi giocare o no? Ma cosa fai?», pretendendo la massima cattiveria agonistica per blindare tre punti pesantissimi in ottica Champions.
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