Juventusnews24
·05 de dezembro de 2025
Mario Rui: «Spalletti alla Juve? Non sono stupito, è il migliore. Prepara ogni discorso pre-partita toccandoti il cuore»

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·05 de dezembro de 2025

Protagonista indiscusso del terzo scudetto del Napoli, Mario Rui è rimasto nel cuore dei tifosi partenopei. Dopo l’addio al club azzurro e un periodo da svincolato, il terzino portoghese si racconta a Tuttosport, tra la voglia di tornare in campo, i ricordi indelebili del tricolore e il rapporto speciale con Luciano Spalletti, ora sulla panchina della Juventus.
SPALLETTI ALLA JUVE – «Non mi sono stupito: è il migliore, l’allenatore più affidabile. Alla Juve avevano bisogno di un grande allenatore. Col mister abbiamo trascorso tanti momenti stupendi: trovarne uno migliore di lui libero era impossibile».
SARRI VS SPALLETTI – «Farei fatica a scegliere tra lui e Sarri. Maurizio mi ha formato tecnicamente e tatticamente, mi ha trasmesso delle conoscenze calcistiche che mi sono portato dietro dappertutto. Spalletti invece è il più completo che io abbia mai avuto, penso sia il migliore per come riesce a gestire ogni aspetto del gruppo: dal campo allo spogliatoio, fino alla comunicazione».
UN EPISODIO CON LUCIO – «Mi portò a Roma, ma mi feci subito male in ritiro. Ero a terra psicologicamente, non mi sentivo mai bene dal punto di vista fisico. Lui prima della partita contro il Palermo mi ha detto “ti darò fiducia, anche se non stai bene. Te lo meriti per come stai lavorando”. Mi ha voluto bene, non mi ha abbandonato nei momenti più complicati: gli ho dato tutto me stesso, ma lui mi ha ripagato con il suo rispetto e la sua stima».
L’EMOZIONE DEI DISCORSI – «Il bello di Spalletti è questo: lui preparava ogni discorso pre-partita per farci vivere un’emozione forte. Sapeva toccare il cuore, entravi in campo e volavi. Il merito di quello scudetto ritengo sia suo all’80%: basti pensare che dormiva a Castelvolturno, era il suo bunker. Ha sacrificato tutto per la squadra, anche la sua vita privata».
SPALLETTI VS CONTE – «Mi ha colpito tantissimo Conte, ma ho avuto poco tempo con lui. Non lo conoscevo, pensavo fosse un allenatore difensivo. Invece da subito ha trasmesso una mentalità vincente, in ritiro ha subito imposto la sua missione: voleva che il Napoli fosse padrone del gioco. Lui e Spalletti sono onesti e diretti: caratteristiche rare da trovare nel calcio».
LO SCUDETTO DI CONTE – «No, non è stato un miracolo. Metà di quella squadra aveva già vinto con Spalletti, anche se i giocatori venivano da un’annata molto complessa. Penso abbia avuto lo stesso peso di Spalletti nel nostro scudetto».
NAPOLI JUVE E LA CORSA SCUDETTO – «Secondo me la Juve con una vittoria può tornare in corsa per lo scudetto, anche se è molto difficile. Il Napoli penso che stia facendo bene: ha più competitività in ogni reparto e sta uscendo più forte dall’emergenza infortuni. Gli azzurri vanno temuti, pure in Europa».
L’IPOTESI JUVE CON GIUNTOLI – «Ne riparliamo quando smetterò di giocare a calcio: ho troppo rispetto per il Napoli e qualsiasi mia parola può ferire. Passo».
IL PRONOSTICO SU NAPOLI-JUVE – «Non lo so, ma sarà una partita importante per il campionato. Il Napoli può dare un segnale alle altre, la Juve può tornare in corsa per lo scudetto se vince. E sarebbero dolori per tutti: in panchina c’è Spalletti, uno che ha già vinto. Vuol dire tanto».
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