Calcio e Finanza
·06 de novembro de 2025
San Siro tra hotel, verde e uffici: il nuovo stadio ridisegna il quartiere

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·06 de novembro de 2025

Il nuovo San Siro di Inter e Milan può iniziare a prendere forma, in attesa del progetto commissionato dai club agli studi di architettura Foster e Manica. Un’area su cui operare che da ieri è diventata ufficialmente di proprietà dei club per il costo di 197 milioni di euro riconosciuti al Comune, di cui 100 milioni già versati.
Come riporta l’edizione milanese de Il Corriere della Sera, Inter e Milan vogliono un impianto moderno da 71.500 posti, leggermente meno alto del Meazza attuale così da mantenere il famoso effetto “catino”, citato anche dal presidente dei rossoneri, Paolo Scaroni nelle prime dichiarazioni post rogito. Un nuovo impianto che dovrà essere pronto per ospitare gli Europei 2032, mentre il Meazza sarà abbattuto entro il 2035, al termine della costruzione del nuovo stadio che sarà ancora condiviso da Inter e Milan.
I due studi di architettura incaricati sono al lavoro sulle direttive date dai club: tribune a ridosso del campo, un verticalissimo muro di tifo rossonerazzurro protagonista di uno spettacolo che vedrà il moltiplicarsi dei posti premium (oltre 13mila sui 71.500 totali). Ma come detto, Inter e Milan sono diventati proprietari anche delle aree limitrofe del quartiere San Siro, dove potranno sviluppare un vero e proprio progetto urbanistico che possa rilanciare l’intero quartiere facendolo vivere 365 giorni all’anno e non esclusivamente i giorni delle partite.
Il perno urbanistico dell’operazione sarà lo spostamento verso Est del tunnel di via Patroclo, chiave per smistare le auto verso i parcheggi (da 15mila mq): da una parte per lo stadio, dall’altra verso il comparto polifunzionale. Un’area che, con la demolizione del Meazza, libererà il progetto al confine Est dei terreni venduti: la maxi-riqualificazione dei terreni dell’Ex Trotto, il progetto Extm attorno all’ovale verde, impronta della Soprintendenza a memoria ippica, assieme a un mercato comunale e due scuole (nido e dell’infanzia) a fare da cornice a un complesso immobiliare da 1.300 appartamenti (600 in vendita, 700 in affitto) del colosso immobiliare Hines, in attesa che vengano svelate le forme disegnate dagli architetti americani di Kpf.
Un progetto di riqualificazione urbanistica di proporzioni colossali: 280mila mq di superficie complessiva, con diritti edificatori per 98 mila, di cui 43mila per uffici e 20mila per l’alberghiero (un hotel a 4 stelle da 350 camere) con il restante tra funzioni commerciali e il museo di Inter e Milan. All’estremo Sud-est resteranno le vestigia del Meazza: solo il 9% del totale, l’angolo della tribuna tra gli attuali settori arancio e blu, con il mantenimento del 20% del solo secondo anello. La quota di verde è fissata in 80mila mq (50mila di verde «profondo»), per una zona «decementificata» pari, nei piani, al 50% dell’intera area.
Al di sopra del comparto venduto, l’ippodromo appena riqualificato da Snai con le piste di trotto e galoppo (fino al Lido in via di riqualificazione), e sotto il progetto residenziale Syre e Easy, già realizzato, cerniera tra le due anime di una zona da sempre spaccata in due, tra le residenze di lusso a Nord e il quartiere popolare a Sud. Un’area coinvolta da altri interventi come la torre Hippodrhome e le Terme De Montel, unico progetto del bando Reinventing cities (lo stesso di Loreto) fino a oggi portata a termine in città. Insomma, il progetto di riqualificazione di un’area ben più grande di San Siro è pronto per muovere i primi passi.









































