Sequestrata la Ciro Immobile Academy: 6 indagati, il motivo

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Bologna Sport News

·14 de outubro de 2025

Sequestrata la Ciro Immobile Academy: 6 indagati, il motivo

Immobile aveva da poco inaugurato la Ciro Immobile Academy, ma la scuola calcio dell’attaccante del Bologna è stata sequestrata per abusi edilizi

Ciro Immobile aveva coronato il sogno di molti calciatori: lo scorso marzo l’ex bomber della Lazio aveva inaugurato la propria scuola calcio, dando la possibilità a tanti ragazzi di imparare da un grande come lui. Oggi, però, l’incubo.

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Il complesso sportivo “Immobile Academy – Centro Sportivo Parlati” di Torre del Greco è stato sequestrato dal procuratore Nunzio Fragliasso a causa di illeciti edilizi.

Immobile perde la sua academy: gli indagati e le cause del sequestro

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre del Greco e la Polizia Municipale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura locale.

Ciro Immobile non rischia alcuna sanzione, ma tra gli indagati ci sono anche i suoi famigliari. La Procura, infatti sta investigando su Antonio Immobile (padre di Ciro), Antonello Immobile, Luigi Immobile (fratello di Ciro), Alessandro Plaitano (progettista e direttore dei lavori), Simone Modestino Ricciardelli e Giuseppe Panariello (rappresentante legale dell’associazione sportiva dilettantistica “Immobile Academy”).

La nota della Procura è chiara: gli indagati avrebbero realizzato delle opere “in assenza di titolo edilizio e paesaggistico in un’area soggetta a vincoli ambientali, di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi” e, “per alcune particelle catastali” di aver proceduto “a un cambio di destinazione urbanistica da area bosco alto ad area parcheggio tramite sbancamento e riporto di terreno, con la realizzazione” di uno strato di asfalto. L’indagine dei carabinieri e della polizia va avanti dallo scorso aprile, quando un sopralluogo evidenziato lo stato illecito della struttura. Il sequestro è stato emesso per evitare un “aggravamento delle conseguenze dei reati sotto il profilo del carico urbanistico”.

Tra l’altro, l’amplesso veniva utilizzato anche dal Sorrento, club di Serie C che utilizzava quel campo per gli allenamenti della prima squadra e le partite delle giovanili. I campani rischiano di trovarsi senza strutture dovendo già giocare il campionato a Potenza per altri lavori allo stadio bloccati da vicende giudiziarie.

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(Marco Rosi / Fotonotizia via OneFootball)

La risposta dell’attaccante

In una storia Instagram l’attaccante del Bologna ha commentato la vicenda, lasciando trasparire grande amarezza ma anche speranza:

Ho appreso con grande rammarico della notizia dell’impianto sportivo che porta il mio nome a Torre del Greco. Il fatto mi addolora soprattutto perché in questo modo si sta togliendo a tanti bambini e ragazzi, cui la Academy è dedicata, la possibilità di praticare sport e divertirsi. Ho investito nel centro sportivo, affidandomi ai migliori professionisti del settore, solamente per dare loro uno spazio adeguato. Per il resto, rimango convinto che i tecnici dimostreranno la regolarità degli interventi realizzati sull’area, e mi auguro che l’inchiesta in corso chiarisca i fatti e riconosca la correttezza del nostro operato”