Juventusnews24
·08 de outubro de 2025
Superlega, l’ECA cambia nome e riaccoglie il Barcellona. Progetto definitivamente accantonato? E Marotta…

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·08 de outubro de 2025
Il progetto della Superlega, che a suo tempo aveva scosso le fondamenta del calcio europeo coinvolgendo anche club come la Juventus, sembra subire un colpo potenzialmente fatale. Durante l’Assemblea Generale in corso a Roma, la ECA ha presentato il suo nuovo nome, European Football Clubs (EFC), e ha accolto una novità dirompente: il Barcellona è tornato ufficialmente tra i suoi membri, abbandonando di fatto il fronte secessionista.
Una mossa che, come sottolinea il Corriere della Sera, rappresenta un segnale forte e inequivocabile sulla direzione che sta prendendo il calcio continentale. Con il rientro del club blaugrana, l’ondata rivoluzionaria della Superlega sembra ormai definitivamente rientrata. A portare avanti il progetto resta, in totale isolamento, soltanto il Real Madrid di Florentino Perez, sebbene alcune indiscrezioni suggeriscano che anche i Blancos possano presto decidere di fare marcia indietro e rientrare nell’associazione.
Il ritorno del Barcellona rafforza enormemente la compattezza e l’autorità dell’EFC, che si conferma come l’unico interlocutore dei club nei dialoghi con le istituzioni come la UEFA. L’assemblea, che proseguirà i suoi lavori fino a domani mattina, ha sancito la ritrovata unità del calcio europeo contro i tentativi di creare competizioni alternative e chiuse.
Le notizie importanti provenienti da Roma non riguardano solo gli scenari internazionali, ma toccano da vicino anche il nostro calcio. L’Italia, infatti, ritrova una posizione di prestigio all’interno degli organi decisionali del calcio europeo con una nomina di altissimo profilo. Nel board della EFC entra ufficialmente Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter.
L’esperto dirigente nerazzurro prende il posto che era stato lasciato vacante da Alessandro Antonello, ex amministratore delegato proprio del club milanese, oggi passato al Marsiglia. La scelta di Marotta non è casuale, ma premia la sua grande esperienza e la sua abilità diplomatica, riconosciute a livello internazionale.
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