Inter News 24
·16 October 2025
Juve sotto la lente d’ingrandimento della Uefa, i conti non tornano: aperta un’inchiesta per il Fair Play Finanziario! Ecco cosa rischiano

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·16 October 2025
I conti della Juventus sono di nuovo sotto la lente d’ingrandimento della UEFA. A poco più di un anno dalla sanzione che portò all’esclusione dalla Conference League, l’organo di governo del calcio europeo ha aperto un nuovo procedimento per un potenziale sforamento dei criteri del Fair Play Finanziario (situazione ben diversa per i conti dell’Inter dall’ultimo bilancio). A comunicarlo, con la massima trasparenza, è stato lo stesso club bianconero all’interno del fascicolo di bilancio.
La nuova criticità riguarda la “Football Earning Rule” per il triennio che va dal 2022 al 2025. Come si legge nel documento ufficiale della società bianconera, la comunicazione di apertura del procedimento è arrivata lo scorso 18 settembre. Sebbene il club abbia rispettato il parametro dello “Squad Cost Ratio” (il rapporto tra costi della rosa e ricavi), questo nuovo fronte preoccupa per le possibili conseguenze. La Vecchia Signora stima che l’eventuale sanzione economica sarebbe di importo “presumibilmente non rilevante”, ma il vero timore è legato a possibili “restrizioni sportive”. Queste potrebbero tradursi in limitazioni alla registrazione di nuovi calciatori nelle liste delle competizioni UEFA, un ostacolo che complicherebbe non poco le scelte del tecnico Igor Tudor in ambito europeo.
Come riportato da Calcio e Finanza, questa nuova indagine si inserisce in un contesto già delicato. La precedente sanzione, datata 28 luglio 2023, oltre all’esclusione dalle coppe e a una multa da 10 milioni di euro, includeva un’ulteriore contributo condizionale di altri 10 milioni. Questa pesante penale scatterebbe proprio in caso di “significative violazioni” nei bilanci del triennio in esame. La nuova inchiesta, dunque, potrebbe far attivare anche questa ulteriore sanzione economica. La Juventus si ritrova di nuovo a navigare in acque agitate, in attesa di un verdetto che arriverà solo nella primavera del 2026, ma che rischia di condizionare pesantemente il suo futuro europeo.