Inter News 24
·15 September 2025
Moviola Juventus Inter, Cesari ammette: «Colombo aveva intuito il fallo, l’errore grosso è stato questo»

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·15 September 2025
Nel corso della trasmissione televisiva Pressing, andata in onda nella serata di domenica, l’ex arbitro Graziano Cesari è intervenuto per analizzare uno degli episodi più controversi del weekend di Serie A: il gol del 4-3 segnato da Adzic in Juventus-Inter, rete decisiva che ha sancito la sconfitta nerazzurra allo Stadium. L’azione ha generato forti proteste da parte dei giocatori dell’Inter, alimentando il dibattito in studio e sui social.
Cesari, attuale moviolista per Mediaset, ha fornito una lettura dettagliata dell’episodio, soffermandosi soprattutto sul comportamento dell’arbitro Andrea Colombo e sull’utilizzo del VAR, che in questo caso non è intervenuto per suggerire una review.
LA DINAMICA DELL’AZIONE – «Al minuto 91’ arriva il 4-3 di Adzic. Colombo alza il braccio destro e porta il fischietto alla bocca, prima che il tiro vincente sia scagliato, quindi aveva idea che potesse esserci un fallo. L’Inter protesta, con Bonny ancora a terra, chiedendo un fallo sull’attaccante. I due fratelli Thuram conversano tra loro, Colombo cosa fa? Aspetta il VAR».
Secondo l’ex direttore di gara, l’arbitro era vicino all’azione ma con una visuale parziale: «È molto vicino all’azione, sta guardando il pallone e la schiena dei due giocatori, Thuram e Bonny, per cui non sa cosa succede in alto. Il braccio destro di Thuram va sul viso di Bonny, poi c’è un tocco da dietro che probabilmente è sul pallone prima che sul piede».
L’USO DEL VAR – «La situazione è molto complicata, a mio parere l’errore grosso è non averlo fatto vedere all’arbitro. Secondo me non c’è stato nulla, lo dico sinceramente, ma sarebbe stato bello se la decisione l’avesse presa l’arbitro e non il VAR».
Cesari ha dunque ammesso di non aver riscontrato un fallo evidente, ma ha criticato il protocollo: il mancato “on-field review” avrebbe tolto all’arbitro la possibilità di valutare in prima persona un contatto comunque dubbio, in un momento cruciale della partita.
Un giudizio che si inserisce nel più ampio dibattito sulla gestione della tecnologia nel calcio italiano, specie in occasioni ad alta tensione come i finali di gara.