Dal ritiro con il Napoli a certezza in B: l’inizio di Hasa alla Carrarese | OneFootball

Luis Hasa ha lasciato il Napoli in estate, per accumulare minuti, accettando di andare in prestito in Serie B, alla Carrarese. Il centrocampista cresciuto nelle giovanili della Juventus è già diventato un perno fisso dello scacchiere di Nicola Calabro, tecnico del club cadetto. Il classe 2004 è stato fondamentale e decisivo per la squadra in occasione delle gare contro Juve Stabia e Catanzaro.

Che avvio di Hasa in Serie B! Il Napoli riflette sul futuro

Il Napoli negli ultimi anni è cresciuto molto, diventando una se non la più forte potenza in Italia. E non soltanto per i successi ottenuti negli ultimi due anni in Serie A, ma anche per come sta iniziando a lavorare con i giovani. Lo abbiamo visto con Gaetano e Caprile, prima tenuti in prima squadra e poi ceduti per dargli lo spazio che meritano, raccogliendo milioni importanti da investire sul mercato. Adesso è il turno di Vergara e Ambrosino, cresciuti nella primavera azzurra, oltre che quello di Luis Hasa, acquistato lo scorso gennaio per volontà di Giovanni Manna, che lo conosce bene dai tempi della Juventus Next Gen. Il classe 2004 ha fatto un’ottimo precampionato con Antonio Conte, partendo spesso titolare nelle amichevoli estive.

A fine mercato però, vista la folta concorrenza a centrocampo e la permanenza del già citato Vergara, la società a preferito lasciarlo partire in prestito secco alla Carrarese in Serie B, dove sta trovando lo spazio che merita. Alla corte di Nicola Calabro, ha disputato fin qui 4 partite, contribuendo a ben 3 reti, con un gol e due assist, risultando decisivo nelle gare contro Juve Stabia e Catanzaro.

Il Napoli ci crede molto, per questo ha legato il calciatore al club fino al 2029. Secondo Tuttomercatoweb, l’ex Juventus ha una delle valutazioni più alte della squadra in questo avvio di stagione e ci sono tutti i presupposti per fare una stagione da protagonista. E magari perché no magari potrà giocarsi le sue carte il prossimo anno con i partenopei.

Francesco Landi