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·24 de septiembre de 2025
Rocchi, Aureliano, Tudor: quando il VAR (e Open Var) così non funzionano | Primo tempo – VIDEO

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Un “mea culpa” che non lascia spazio a interpretazioni, due errori che pesano come un macigno sulla classifica. Il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, è intervenuto a Open VAR e ha ammesso senza mezzi termini: il calcio di rigore concesso al Verona contro la Juventus era un errore, così come Orban andava espulso per la gomitata su Gatti. Una presa di posizione netta, che dà ragione alle furiose proteste bianconere.
L’episodio incriminato è il tocco di braccio di Joao Mario, che ha portato al pareggio del Verona e ha fermato la corsa della Signora. L’analisi di Rocchi è stata impietosa. «La decisione non è corretta, non è calcio di rigore», ha dichiarato. «C’è un discorso di contatto, braccio e non spalla, per noi questa decisione è errata».
Una bocciatura totale dell’operato dell’arbitro Rapuano e, soprattutto, del VAR Aureliano, che ha richiamato il direttore di gara al monitor per un contatto giudicato non punibile.
L’ammissione di Rocchi, se da un lato è un esercizio di trasparenza, dall’altro non fa che aumentare l’amaro in bocca in casa Juve. Quell’errore arbitrale, infatti, è costato due punti pesantissimi, che hanno fatto perdere alla squadra di Igor Tudor la vetta solitaria della classifica.
A questo si aggiungono i dubbi sul mancato cartellino rosso a Gift Orban per la gomitata a Gatti, un altro episodio che ha pesantemente condizionato il match.
Dopo un weekend di veleni, con le analisi di tutti gli esperti che avevano sottolineato gli errori, è arrivata anche la conferma ufficiale dal vertice del mondo arbitrale. La Vecchia Signora è stata pesantemente penalizzata. Resta la rabbia per un risultato condizionato, ma anche la consapevolezza di una squadra forte, che ha subito reagito con una grande prestazione in Champions. I bianconeri ripartono da qui, con una certezza in più: a Verona, avrebbero meritato di vincere.