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·29 ottobre 2025

(C)i siamo anche noi – Monopoli, Imputato è un talento da custodire e valorizare

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Il Girone C di Serie C, nella letteratura che accompagna la categoria, si è contraddistinto nel recente passato per elevata competitività, importanti valori tecnici e la costante presenza di realtà dal blasone che pesa, incide e accende i fari sul campionato. Partite dure, avvincenti, negli ultimi anni portatrici di gustose discussioni tattiche in virtù degli importanti bagagli didattico-calcistici che gli allenatori portano con sé.

In questo discorso, il Monopoli di Alberto Colombo sta provando – con profitto – a recitare un ruolo che travalichi l’anonimato. Terzo nella scorsa stagione al termine della regular season (il sogno playoff è stato bruscamente interrotto dalla Giana Erminio al primo turno della fase nazionale), il sodalizio pugliese è ripartito nel segno della guida tecnica e, soprattutto, di succulente intuizioni di mercato. Una di queste, probabilmente la più fulgida e interessante, ha portato al Veneziani il giovane Antonio Imputato.


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Classe 2004, parliamo di un talento che ad appena ventuno anni ha già cambiato tanti contesti: partito dalla polvere della periferia campana (Albanova, in Eccellenza, inizialmente con la formazione Under 16, Giugliano Under 17 e San Giorgio in Serie D le prime tappo del suo percorso), è nella scorsa stagione, giocata in D con la Fidelis Andria, che la brillantezza del suo calcio trova e plurimi apprezzamenti e la chiamata del Monopoli.

Alla prima esperienza nel cacio professionistico, Imputato sta dimostrando di non aver patito il salto. Esterno di centrocampo (nato mezzala e spostato sulla fascia da Daniele De Rossi, che alla SPAL era solito aggregarlo in prima squadra) in possesso di molteplici qualità, Colombo ha rapidamente capito di non poterne fare a meno. Schierato sia a destra che a sinistra (dove, pur essendo un destro naturale, non ha manifestato alcuna sofferenza, come tra l’altro certificato dal magnifico gol segnato contro il Giugliano), Imputato è un profilo atleticamente molto energico, che non disdegnare la bellezza della tecnica ed è abile sia nello stretto che sul lungo, come si suol dire.

Partecipe in ambedue le fasi, la sua verve (irrobustita da una spiccata personalità) è stata finora ben sfruttata dall’allenatore, che gli chiede costantemente di accompagnare lo sviluppo dell’azione (fattispecie amplificata dal notevole timing che Imputato ha dimostrato di avere nelle scelte con e senza palla).

Le due reti realizzate in undici giornate sono stati fragori che hanno certificato la bandiera ammainata dal ragazzo, ma nelle sue prestazioni, come poc’anzi rivelato, c’è tanto altro. Il percorso si rivelerà – chiaramente – non sempre lineare, ma la percezione è quella di essere al cospetto di un calciatore volenteroso, con tangibile cultura del lavoro e tanto talento: un’alba con questi colori non potrà che dispiegare magnifici avvenimenti.

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